Ponte tibetano al Castello di Arco, Assocentro dice “Sì”

Claudio Chiarani21/05/20222min
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Il ponte tibetano tra rupe del Colodri e castello di Arco? Si può fare. Assocentro, l’associazione che riunisce i commercianti del centro storico di Arco, ne è convinta, così come colui che l’idea l’ha avuta, ovvero Silvio Malfer, e presentata nel salotto letterario di Johnny Cazzaniga dell’omonima libreria (qui l’articolo). Del progetto di fattibilità se ne sta occupando Nova Agenzia, staff d’esperti che dovrà valutare in primis la delicata questione dell’impatto ambientale che il ponte tibetano avrebbe sulla pregiata zona dove dovrebbe essere eventualmente realizzato. Poi i costi, che da una prima analisi si aggiravano sul mezzo milione di Euro ma che oggi, con l’aumento dei costi delle materie prime, sarebbero già stati stimati in oltre seicentomila euro.

Nova Agenzia e Assocentro, comunque, stanno cooperando (lo staff di esperti della Agenzia non ha chiesto compensi per il progetto di fattibilità) la fine di arrivare ad una proposta che prenda in esame tutte le possibili opzioni, a partire da quale tipo di ponte si vorrebbe realizzare, anche se sembra si sia deciso che sarà con funi laterali al fine di aumentare sicurezza e comfort al passaggio delle persone. Certo è che, qualora fosse portato a termine, per il turismo arcense sarebbe una bella attrazione, come il presidente di Assocentro Andrea Cobbe ha avuto modo di dire più volte. Possibilista si è detto anche il primo cittadino Alessandro Betta, il quale si è espresso a favore anche se al momento non è tra le opere primarie previste dalla Amministrazione. Tuttavia, ha detto il sindaco Betta, quando sarà presentato il progetto di fattibilità lo prenderà certo in esame.

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