La Corte dei Conti indaga sui lavori al nuovo Circolo Tennis Riva
Il procuratore generale della Corte dei Conti, Roberto Angioni, ha chiesto al Comune di Riva del Garda tutta la documentazione relativa ai lavori per la nuova sede del Circolo Tennis Riva, in zona Brione sui terreni ex Maceri. Un’opera pubblica realizzata, va specificato, con la passata amministrazione guidata da Adalberto Mosaner, l’ex primo cittadino che oggi siede sui banchi dell’opposizione. La Corte dei Conti vuole vederci chiaro, dall’affidamento dei lavori alla scelta delle ditte che li hanno eseguiti da parte del sodalizio rivano il cui presidente, allora, era Francesco Campisi, già consigliere comunale e poi candidato a fianco di Mosaner con la sua coalizione. Il primo lotto dei lavori venne affidato con gara d’appalto alle ditte EdilTenno e Portosole, lavori che hanno portato alla realizzazione dei due campi scoperti su di una superficie pari a 600 metri quadri, uno centrale di 705 metri quadri con gradinate in grado d’ospitare cento spettatori. Un progetto avversato da molte critiche, in particolare da parte delle associazioni ambientaliste e altri comitati che ne avevano messo in discussione l’ubicazione e il contesto ambientale in cui sarebbe sorto il centro sportivo tennistico rivano. Un costo (sempre per il primo lotto) andato ad attestarsi sul milione di euro con finanziamento provinciale pari a 380.000 euro. Il Comune di Riva ha concesso l’uso del centro fino al 31 marzo del 2025 (con eventuale proroga per ulteriori due anni) al Circolo tennis Riva, finanziando l’acquisto di arredi con una somma pari a 31.500 euro.