1° gennaio, tornano a Riva i temerari dei tuffi

Claudio Chiarani21/12/20223min
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Il 1° gennaio del 2020 fu l’ultima volta del tuffo di Capodanno nelle acque del lago di Garda in piazza Tre Novembre a Riva, il prossimo 1° gennaio 2023 la tradizione tornerà a tutti gli affetti. Lo conferma il popolare organizzatore Fabrizio “Bicio” Di Stasio. “Si, ho chiesto il permesso in Comune e ci è stato concesso, per cui ci si vede in piazza dalle 11 in poi domenica 1° gennaio 2023. Allo scoccare del primo rintocco della Renga (la campana della Torre Apponale), tutti in acqua e rigorosamente in costume da bagno, vietate le mute o altro.” Col livello del lago basso, però, bisognerà vedere quanti si tufferanno dal periplo del porto di piazza Catena, lato nord, per salire dal lato sud dove si trovano le scalette, ma questo sarà un problema che ciascuno affronterà come meglio crede. “Non so ancora se potremo usufruire di una stanza al piano terra del Comune per cambiarsi d’abito – precisa Di Stasio – ma non sarà un problema. Qualcuno che ci darà una mano lo troveremo di sicuro, magari una tenda esterna, vedremo.” Se tutto fosse organizzato alla perfezione non sarebbe un evento a regia del popolare Bicio (fidatevi), ma è certo che tutto andrà per il meglio viste la passate edizioni. Il 1° gennaio del 2020 il tuffo di Capodanno fece il record di partecipanti, ben 123 intrepidi che si tuffarono in acqua con una temperatura attorno agli otto gradi, mentre il primo dell’anno del 2021 e il primo gennaio di quest’anno il tutto si svolge in forma privata, tuttavia con un discreto numero di partecipanti. Nata come simpatica goliardata una ventina d’anni fa, quando passando dalla piazza la sera del 31 dicembre uno di primi tuffatori disse “e se domani facessimo il bagno?” aggiungendo “chi non si tuffa ometto è”, la tradizione del tuffo di Capodanno ha visto via via negli anni aumentare i partecipanti a dismisura. Non serve iscriversi, non si paga nulla, basta presentarsi in costume in piazza dalle 11 in poi e dare il proprio nome, tanto per dire “c’ero.” Poi (forse), seguirà un pranzo veloce all’Hotel Liberty con possibilità di sostare (pagando, ovviamente, sia pranzo sia il seguito) nell’area wellness dello stesso hotel. Semprechè Fabrizio Di Stasio dia seguito all’idea.

 


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