Zootecnia, lavoro di squadra per la crescita del comparto
Una fotografia del comparto zootecnico trentino per affrontare in maniera sinergica e unitaria le opportunità e le criticità che le aziende sono chiamate ad affrontare. Il Tavolo della zootecnia si è riunito l’altro giorno nel Palazzo della Provincia autonoma di Trento ed ha visto per la prima volta la partecipazione di tutti gli attori di questo sistema: dai rappresentanti degli operatori ad Apss, da Trentino Marketing a Fondazione Mach, fino a Federazione Trentina della Cooperazione, Promocoop, Cooperfidi e Codipra.
La maggioranza delle aziende zootecniche provinciali sono a conduzione individuale (1.745 unità, pari all’87%) e, tra queste ultime, la maggior parte sono condotte da allevatori tra i 50 e i 60 anni. Le società zootecniche sono invece 260. Le aziende trentine che operano in questo settore sono mediamente piccole, con una produzione complessiva di circa 135 milioni di chili di latte (dati 2023), al 72% utilizzati per le produzioni casearie. Fondamentale, a tal proposito, è la valorizzazione delle razze rustiche per salvaguardare le produzioni tradizionali.
Secondo quanto emerge dai dati dell’Azienda sanitaria, lo standard sanitario degli allevamenti in Trentino è elevato, grazie a un sistema di controlli e vaccinazioni unico a livello nazionale, con vantaggi legati al benessere animale in azienda, al minor utilizzo di antibiotici e a maggiori garanzie per i consumatori.
Guardando all’attività in quota, sono quasi 30mila gli ettari nei quali si svolge la tradizionale attività di alpeggio. Nel 2023 erano 382 le malghe attive. L’alpeggio – è stato spiegato – è patrimonio culturale, sociale e identitario delle comunità di montagna, in quanto garantisce presidio dell’economia di queste zone, conservazione del territorio, salvaguardia della biodiversità, popolamento delle terre alte, ma anche esperienze vere e contenuti di valore per il turismo.
Guardando alla gestione del rischio per la zootecnia, è stato fatto il punto sulla polizza “Prato Pascolo Index Based” che si pone l’obiettivo di proteggere le aree prative e pascolabili alpine contro i rischi legati alle avversità climatiche, utilizzando un indice di produzione basato su dati satellitari ad alta risoluzione e parametri climatici locali.
Infine, Trentino Marketing continuerà a sostenere il settore attraverso campagne specifiche, con l’obiettivo di valorizzare l’alpeggio e la filiera lattiero casearia e favorire la sensibilizzazione di chi si interfaccia con il consumatore. Anche nel 2024 sono state promosse “albe in malga” e altri appuntamenti specifici legati all’alpeggio e all’intera filiera lattiero – casearia.