Vittorio Sgarbi: “Un ristorante alla Rocca di Riva”

Claudio Chiarani01/05/20222min
Mag-Rocca-02

Un ristorante, alla Rocca di Riva del Garda, già c’era. Ma nella sede del Museo Civico rivano non era ben visto, anche se cenare in quel luogo, con la vista sul parco dell’antica fortezza medievale gettando lo sguardo verso il lago di Garda aveva un fascino unico e così la famiglia Cicciarello dovette abbandonare quel luogo perché i profumi della cucina, le trote alla griglia e quant’altro veniva preparato nei locali a piano terra della Rocca non erano l’ideale per l’olfatto dei visitatori. Sedici anni fa quel ristorante veniva chiuso.
Ora Vittorio Sgarbi, nuovo presidente del Museo della Rocca, rilancia l’idea dopo aver assaggiato i piatti di Peter Brunel nel suo ristorante stellato al Linfano di Arco, pensando proprio a lui come possibile gestore. Ma, dice il sindaco Cristina Santi, per ora questa non è una priorità della Amministrazione. Anche se i nuovi “modi” di cucinare non provocherebbero più effluvi fastidiosi per i visitatori della Rocca. Bisogna anche tener conto che buona parte del piano terra della Rocca, dove trovava spazio il ristorante, è ora usato come sede del Consiglio Comunale. E così l’idea del vulcanico critico d’arte, intanto, è stata bocciata. Staremo a vedere se potrà germogliare e crescere all’ombra dello splendido cortile interno dove Sgarbi ha tenuto l’inaugurazione della mostra di Luciano Ventrone, accanto a dove trovavano posto le cucine di Cicciarello.
In moltissime città (giusto per stare in zona vedi il MART a Rovereto) i musei sono affiancati da un prestigioso ristorante, in quanto sempre più spesso l’arte si abbina al cibo. E per Sgarbi sarebbe necessario stare al passo con i tempi e coniugare la gastronomia alla cultura.


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