Violenza contro le donne, le azioni della Provincia
La Provincia è costantemente impegnata nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne, sia attraverso il coordinamento della rete provinciale che coinvolge istituzioni e soggetti coinvolti nel fenomeno, sia attraverso azioni mirate, che puntano a dare risposte concrete ed efficaci per tutelare le donne vittime di violenza e sensibilizzare la comunità. “Il nostro impegno è quello di costruire un Trentino sicuro per tutte le donne, consolidando e potenziando i servizi antiviolenza e promuovendo l’autonomia delle vittime attraverso percorsi di inserimento lavorativo e supporto economico – commenta il presidente Maurizio Fugatti -. Le azioni sono molteplici, accanto a servizi di tutela e accoglienza per le donne che subiscono violenza, vi sono campagne di sensibilizzazione, formazione specializzata per operatori, lo studio di soluzioni tecnologiche innovative per la prevenzione e la sicurezza, percorsi rivolti ad uomini autori di violenza, ma anche azioni mirate che puntano a sostenere l’autonomia personale ed economica delle donne. Si tratta di un approccio integrato che punta a garantire interventi sempre più efficaci e a costruire una comunità sicura”.
Servizi
Potenziamento dei servizi antiviolenza: tra le novità più significative, si segnala l’apertura di una nuova casa rifugio a indirizzo segreto; inoltre si è progressivamente potenziato il Centro antiviolenza con l’apertura di una sede principale a Rovereto e sportelli decentrati a Cles, Cavalese e, a breve, a Riva del Garda; l’obiettivo è rispondere alle richieste di aiuto da parte delle donne sul territorio.
Percorsi per uomini autori di violenza: attivati in due sedi (Trento e Rovereto), questi percorsi psico-educativi mirano a modificare comportamenti violenti, prevenire recidive e garantire la sicurezza delle donne.
Sostegno agli orfani di vittime di femminicidio: grazie a una nuova disciplina provinciale, sono previsti contributi economici dedicati per accompagnare i giovani in un percorso di tutela e autonomia.
Formazione e sensibilizzazione
La Provincia ha realizzato un vasto programma formativo che, nel corso del 2024, ha coinvolto 669 operatori tra cui quelli appartenenti a forze dell’ordine, servizi sociali, settore sanitario e terzo settore. I corsi, mirati a potenziare le competenze e la capacità di intervento, rappresentano un tassello fondamentale per garantire il supporto adeguato alle vittime.
Parallelamente, una campagna di sensibilizzazione ha promosso la consapevolezza sul tema della violenza di genere, includendo materiali informativi, pieghevoli con numeri utili e un aggiornamento della Guida ai servizi per operatori della rete.
Promozione dell’autonomia
La Provincia sostiene le donne vittime di violenza attraverso misure che favoriscono il reinserimento sociale e lavorativo. Tra queste, l’assegno di autodeterminazione, attivo dal 2022, è un contributo economico mensile che supporta le donne nel loro percorso verso l’autonomia personale ed economica.
Inoltre, per favorire l’accesso ai servizi e agli interventi utili per garantire l’autonomia alle donne vittime di violenza, la legge provinciale 10/2024 ha previsto da un lato che la donna che ha subito violenza e i figli a suo carico costituiscano nucleo a sé ai fini della valutazione Icef del nucleo familiare, dall’altro che per accedere alla quota A dell’assegno unico provinciale (quella che garantisce il soddisfacimento di bisogni generali della vita) sia aggiornata la situazione reddituale della donna.
Tecnologia e ricerca per la prevenzione
La collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e la Procura della Repubblica di Trento rappresenta un’importante innovazione nella lotta alla violenza di genere. Nell’ambito del Protocollo d’intesa interistituzionale siglato nel febbraio 2024, è stato avviato lo studio di soluzioni tecnologiche innovative, tra cui la progettazione di un’applicazione che consenta alle donne vittime di violenza di usufruire di strumenti avanzati di prevenzione e sicurezza.
Una rete sempre più solida
Il sistema di protezione provinciale si basa su una rete istituzionale che coinvolge enti pubblici e privati, rafforzata dal rinnovo del Protocollo d’intesa interistituzionale nel febbraio 2024. La Cabina di regia, incaricata di monitorare e analizzare il fenomeno, produce annualmente il report “I numeri della violenza contro le donne in Trentino,” fornendo una base di dati essenziale per orientare le politiche e le azioni future.