Videosorveglianza nell’Alto Garda, rinnovato il Protocollo
Il protocollo che prevede la collaborazione sull’intesa di vicinato, ossia il controllo del territorio con videocamere che fu stipulato quattro anni fa tra cinque Comuni del Garda trentino e il Commissariato del Governo, è stato rinnovato per egual periodo. Laddove la sorveglianza elettronica è sempre più richiesta al fine d’evitare episodi di aggressioni, controlli di targhe di veicoli ma anche la possibilità, grazie alle riprese di individuare malintenzionati o episodi che vanno contro il vivere civile, ecco che Riva del Garda, Drena, Dro, Arco e Tenno hanno, appunto, rinnovato l’intesa col Commissariato di Governo. Un “grande fratello” ormai sempre più indispensabile in questa civiltà che deve poter controllare, sempre nel rispetto della privacy di ogni di noi, qualsiasi episodio legato a malintenzionati al fine di poterlo perseguire applicando la legge. Controlli al fine del miglioramento del vivere civile, che sconsigliano i malintenzionati a entrare nelle proprietà altrui, aiutando le Forze dell’Ordine nel loro lavoro di controllo e rispetto delle regole, sempre più difficile e articolato dalle norme che oggi regolano la nostra esistenza e vita civile. Chiaro che serve anche la buona volontà dei cittadini, i quali in coerenza con questi nobili obiettivi sono chiamati a fare la loro parte attivamente, segnalando situazioni sospette alle Forze dell’Ordine in modo da aiutare le stesse nel controllo del territorio. Anche se il Garda trentino è una realtà abbastanza “protetta” da questo punto di vista, ossia con poca criminalità, non vuol dire che non ci siano episodi spiacevoli che ne turbano il quieto e civile vivere dei residenti e dei suoi ospiti.