Variante di Ponte Arche: in corsa 9 gruppi di progettisti

Sono 9 i raggruppamenti di professionisti, anche di respiro internazionale, in corsa per la progettazione della variante stradale di Ponte Arche, opera strategica della Provincia affidata al commissario straordinario Guido Moutier. Questo l’esito della prima seduta di gara che si è tenuta nella sede di Apac, per assegnare l’appalto da oltre 9 milioni di euro relativo all’elaborazione progettuale dell’infrastruttura. “Registriamo positivamente l’interesse per questo incarico di progettazione, che riguarda una delle opere infrastrutturali più importanti per tutto il Trentino e le Giudicarie, attualmente finanziata dalla Giunta con 154,5 milioni di euro – così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti -. Un intervento ideato per togliere il traffico di passaggio dall’abitato di Ponte Arche e migliorare la sicurezza e funzionalità della SS 237 del Caffaro e che procede tenendo conto di tutti gli approfondimenti volti a tutelare al massimo il territorio e le sue risorse termali”.
I professionisti che saranno individuati al termine della procedura di gara avranno l’incarico di redigere il Piano di fattibilità tecnico economico e il progetto esecutivo – utilizzando la modalità BIM (Building Modelling Information), la nuova frontiera della progettazione digitale – sulla base della documentazione predisposta per conto della struttura commissariale: il progetto preliminare, nonché di tutti gli approfondimenti tecnici e gli studi geologici finalizzati alla tutela delle fonti termali di Comano.
Prevista inoltre nell’appalto l’opzione dell’affidamento del servizio di direzione lavori e coordinamento sicurezza in fase di esecuzione e assistenza geologica.
La variante di Ponte Arche
L’opera S-478 della Provincia prevede la realizzazione di una circonvallazione dell’abitato di Ponte Arche tramite una variante all’attuale tracciato della SS237 del Caffaro, nei Comuni di Comano Terme e Stenico. Nello specifico, l’intervento si colloca tra la zona ad ovest dell’abitato di Ponte Arche e il Ponte dei Servi, prevalentemente in sinistra orografica del Fiume Sarca, in modo tale da dirottare il traffico all’esterno delle zone abitate. Il progetto prevede lo sviluppo di buona parte del tracciato in galleria naturale. Allo sbocco della galleria, circa 200 metri a ovest del ponte dei Servi, per l’attraversamento della forra del Limarò, sarà realizzato un ponte in acciaio di circa 100 metri di lunghezza.