Turismo sul Garda trentino, ripresa possibile dopo il 20 luglio

Marco Benedetti, presidente di Garda Trentino S.p.A., l’APT di riferimento del territorio che produce il maggior prodotto interno lordo turistico del Trentino lo ha detto senza mezze misure: “Soffriremo almeno fino al 20 luglio, poi i numeri dovrebbero tornare a crescere”. Appena riconfermato per un anno alla guida della società di promozione turistica del Garda trentino, Benedetti non nasconde che l’emergenza sanitaria ha dato una bella batosta all’intero comparto. Spiagge con pochi bagnanti, almeno nei giorni feriali perché nei week end, va detto, si presentano invece molto affollate, prenotazioni ancora scarse ma in ripresa dal 20 luglio in poi. Mancano i turisti tedeschi, sono “spariti” gli olandesi ovunque, anche questo va detto, sia sul Garda sia in Valsugana ad esempio dove si sono sempre registrati in gran numero, gli italiani nei week end ci sono così come gli altoatesini che hanno “scoperto” il Garda e le sue bellezze, ma non si fermano se non per due giorni al massimo. Quest’anno va così e se si riuscirà almeno a curare le “ferite” pagandosi le spese sarà un anno da segnare col segno pari ma anche un anno per cui dire grazie lo stesso dopo la pandemia se si sarà potuto recuperare qualcosa di una stagione disastrosa per colpa del virus Sars Cov-2. Previsioni) Impossibile farne. Qualcuno che ha disdetto ha potuto prenotare per settembre, ma quel che è certo è che Pasqua e Pentecoste se ne sono andate via in fretta e recuperare con tre mesi a disposizione è difficile. Soffre il comparto alberghiero, soffre quello commerciale, dei pubblici esercizi e dei ristoratori, soffre chiunque abbia un’attività che ha lasciato sul campo tanto denaro difficilmente recuperabile. Sia il Garda Trentino, sia la Valle di Ledro (che nella proposta dell’assessore Failoni sarà accorpata, forse, all’APT Garda Trentino) anche se i segnali di ripresa si vedono un po’ ovunque. I clienti affezionati dei campeggi tornano, i tedeschi non sono certo quelli dei grandi “numeri” ma si vedono, l’importante è dare il segnale che si è ripartiti, che si osservano le regole e le precauzioni sanitarie e che il Garda e Ledro sono belli come sempre. Anzi, più belli di sempre.