Turismo sul Garda, calo di tedeschi anche nel settore campeggi
Sono molte le voci che dicono come le presenze dei turisti germanici, da sempre al primo posto nel Garda trentino, siano in calo del 30%. Lo ha dichiarato alla stampa anche Fabio Poletti, presidente di Faita Trentino, l’Associazione che raccoglie il ricettivo della categoria dei campeggi che fa parte di Confcommercio Trentino. Le cause? La recessione della Germania che ha causato a giugno un mancato arrivo di ospiti in Italia e una riduzione del prodotto interno lordo (in Germania) dello 0,3%, unita a una generale incertezza su cosa desidera fare il Governo tedesco per il futuro prossimo. Il costo energetico è al primo posto, l’economia di un Paese che, assieme alla Francia, è da sempre considerato la “locomotiva” d’Europa, hanno prodotto una stagione incerta per il nostro Paese, da sempre loro meta preferita.
Va tuttavia considerato (in ambito Garda trentino) che le ultime due stagioni, nonostante i postumi della pandemia dovuta al Covid, hanno fatto registrare dati molto elevati, per cui nonostante il previsto calo di questo 2023, in media non dovrebbe essere andata male anche questa estate. Insomma, le fasi sono cicliche e la media dovrebbe far registrare, a fine stagione, sempre dati positivi. La meteo che nei periodi festivi non è stata benevolo ha fatto la sua parte, ma i dati sono decisamente in salita in questo agosto già iniziato e per un settembre in crescita che lasciano ben sperare in una chiusura 2023 sempre all’insegna del segno più.
Intanto si vedono in giro vetture con le sigle di Paesi che si affacciano magari per la prima volta sul Garda trentino: Repubblica Ceca, Polonia, Olanda, ma si vedono anche targhe come Svezia, Slovacchia, Danimarca, Lituania e Lettonia, tutti Paesi “nuovi” turisticamente e verso i quali l’APT di riferimento sta guardando logicamente con interesse. Infine va considerato che, finalmente liberi di viaggiare senza problemi, molti turisti hanno scelto destinazioni diverse dall’Italia, non senza rimarcare la pubblicità negativa di certi media tedeschi sui livelli del lago di Garda e sulla siccità, provato dal fatto che alcuni clienti chiamassero gli hotel per chiedere se nelle camere ci fosse l’acqua per fare la doccia.