TROPPE NUTRIE: SCATTA L’EMERGENZA NELL’ALTO GARDA
La rilevante presenza di colonie di nutrie sul Garda trentino, un animale molto simile al castoro, che invece di costruire dighe sui torrenti scava tane negli argini ed è, inoltre, un pericoloso “veicolo” di trasmissione di alcune malattie pericolose per gli esseri umani ha indotto la stazione Forestale di Riva del Garda ad alzare la guardia. Qualche anno fa, ad esempio, nel parco di un noto albergo le nutrie avevano “colonizzato” parco e rive del lago, riproducendosi in un habitat ideale per loro. Da qui e da quell’esperienza maturata la decisione in ambito della sessione della forestale dell’Alto Garda che interessa i comuni di Drena, Arco, Dro, Nago Torbole, Riva e Tenno (qui con la locale Asuc, l’Associazione Usi Civici di Ville del Monte) di far scattare l’emergenza. Le nutrie, infatti potrebbero addirittura mettere in discussione il turismo entrando nelle piscine che andrebbero poi sanificate, procedura lunga e costosa per il proprietario o i gestori degli Hotel laddove accadesse. Da qui l’ordine di abbattimento degli esemplari che, come detto, si riproducono due volte l’anno partorendo anche fino a cinque cuccioli alla volta. Un “danno” anche all’intero patrimonio faunistico locale che, ovviamente la Forestale tiene sotto controllo anche con operazioni indispensabili come quella dell’abbattimento controllato delle nutrie.