Tonina: “La convivenza con orsi e lupi non è possibile”
La gestione del territorio di montagna e dei grandi carnivori sono stati al centro di un convegno a Dasindo.
Il vicepresidente della Giunta Tonina, intervenuto a conclusione dei lavori congressuali, ha evidenziato come l’agricoltura rappresenti in Trentino un elemento imprescindibile per il futuro dei territori montani.
Il dibattito si è concentrato in particolare sul processo di inselvatichimento delle aree montane. Il funzionario del Servizio foreste e fauna della Provincia Alessandro Wolynski ha fornito alcuni dati relativi alla continua espansione del bosco in Trentino, pari a 220 ettari all’anno (tra il 1973 e il 2000 la media era di 560 ettari): in termini percentuali, si tratta di un’espansione dello 0,06% ogni 12 mesi, mentre la media nell’arco alpino e nel resto d’Italia è rispettivamente dello 0,5% e dello 0,36%.
Per quanto riguarda il tema dei grandi carnivori, il vicepresidente è stato chiaro: “La convivenza con orsi e lupi non è possibile, per questo è ora necessario trovare un equilibrio diverso a tutela della sopravvivenza dell’agricoltura di montagna e degli alpeggi. In questo senso, fondamentale sarà il lavoro della Commissione dei Dodici, con una norma di attuazione ad hoc che rafforzi le basi normative su cui poggia la legge provinciale sulla gestione di questi animali, che la Consulta ha dichiarato legittima”.
I lavori si sono concentrati anche sui possibili rischi legati all’abbandono del territorio montano.
“La presenza degli orsi e dei lupi – ha detto il presidente della Commissione dei Dodici Fabio Scalet – è all’origine di note problematiche che interessano le dieci Regioni dell’Arge Alp. Il timore dei governi locali è che l’allontanamento degli insediamenti possa comportare lo spopolamento della montagna e la riduzione degli alpeggi. Per questo è importante che la potestà per la cattura e l’abbattimento dei grandi carnivori venga attribuita alle due Province autonome. Accanto alla legge provinciale sulla gestione di questi animali, è importante che venga approvata una norma di attuazione che garantisca a Trentino e Alto Adige la gestione diretta”.
L’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni ha dunque evidenziato come la gestione dei grandi carnivori debba essere affidata a chi si trova a convivere con i predatori, senza subire i diktat di chi risiede a migliaia di chilometri dalle montagne trentine ed ha sottolineato la necessità di consentire agli allevatori di operare in tranquillità: “A beneficiarne saranno anche tutti gli altri settori, a partire da quello turistico”.