TENNO, PREOCCUPAZIONE IN LOCALITÀ PIAZZE: “SI COSTRUISCE IN ZONA A RISCHIO?”
Che lassù, nel Comune di Tenno in località Gavazzo-Piazze da anni si parli come una zona a rischio lo sanno tutti. Perizie geologiche, però, hanno attestato e attestano che si può costruire e per i nuovi edifici che stanno sorgendo una qualche preoccupazione c’è. Per questo, e per motivi urbanistici, si ha timore che ci siano rischi per i futuri residenti. I consiglieri provinciali Degasperi e Marini lo hanno detto a Trento, in Consiglio, presentando un’interrogazione redatta da un geologo che afferma come nelle costruende palazzine, o in almeno tre delle sette, sussistano rischi urbanistici (legati, dunque, a vincoli in essere) e geologici ben evidenziati.
Nella relazione il geologo ha inoltre evidenziato come nel terreno ci siano “fratture e depressioni a pochi metri dal ciglio della scarpata, che corrono parallele allo stesso e nelle immediate vicinanze di quanto sta sorgendo”.
Per questo l’indice di pericolosità geologica dell’area che è stato ridotto dalla Provincia da rosso a giallo, ossia da elevata pericolosità ad un “alleggerimento” dei vincoli e prescrizioni che, invece, il rosso (R4, area a rischio geologico molto elevato) prevede è altra fonte di preoccupazione.
Dal Comune, però, dicono che quella zona non rientra in “area R4”, dunque nessun pericolo, segnalazioni o altro di fratture nel terreno come depositato nei documenti degli edifici in costruzione dalla ditta Cosmi.
Anche la replica della Cosmi dice che “tale accusa non corrisponde ai fatti reali”.
Giuliano Marocchi, primo cittadino di Tenno, ha confermato che secondo gli atti depositati in Comune Cosmi non sta costruendo in “zona rossa”, ossia ad alto rischio come i consiglieri del Movimento 5 Stelle Degasperi e Marini affermano nella loro interrogazione e rispettando la norma.
In civico consesso è stata inoltre letta la controdeduzione della stessa Cosmi, corredata dal parere di due geologi, Turconi e Marchi, per i quali lì non sussistono profili d’illegittimità o pericolo di costruire come evidenziato dai residenti e dall’interrogazione provinciale dei due consiglieri.
Marocchi ha inoltrato la documentazione al servizio urbanistica e geologico provinciale per le valutazioni del caso, chiarendo che prevenzione e sicurezza sono beni primari in questi casi. Quanto successo nella nostra provincia insegna, ma è altrettanto bene non creare falsi allarmismi basandosi su fatti o momenti inconsistenti basati su deduzioni prive di fondamento.
“Sarà mia cura – ha detto Marocchi in Consiglio comunale – monitorare anche con la Provincia per avere ulteriori conferme e rassicurazioni”.
Permane diversa la posizione dei residenti che hanno presentato ricorso in Provincia al fine di avere rassicurazioni da un ente terzo dell’effettivo rispetto delle norme, perché per loro quel limite rosso, stando alle carte provinciali, sarebbe stato spostato di circa 5 metri.