Stefano Bresciani attende dal Comune il rimborso delle spese legali per l’ex Argentina
Assolto in secondo grado per la nota vicenda legata all’ex Argentina ad Arco, l’ex Assessore Stefano Bresciani è nel suo pieno diritto di chiedere al Comune il rimborso delle spese legali sostenute a fronte della “battaglia” giudiziaria che lo ha visto, suo malgrado, coinvolto in quella lottizzazione. Idem per la dirigente Tiziana Mancabelli, ma per lui ottenerlo non è semplice. Primo, perché la richiesta di rimborso di circa 25.000 euro è al vaglio dell’Avvocatura di Stato, cosa che ha chiesto il Comune prima di rifondere l’importo. Secondo perché oggi Bresciani è in lista con il Patt, il suo partito per le prossime elezioni amministrative comunali, cosa che porterebbe qualora eletto ad un’incongruità. Se eletto, insomma, dovrebbe dimettersi. Per la dirigente Mancabelli, invece, che da poco raggiunto il meritato traguardo della pensione, ottenere il rimborso dovuto per spese legali non presenta nessuna incongruità.
La soluzione? “Un po’ di buon senso – afferma Bresciani – e anche se l’Avvocatura dello Stato non trovasse congrue le mie richieste di rimborso, basterebbe rifondermi ciò che per loro risulta giusto con i parametri previsti”. Il rimborso, logicamente, avverrebbe da parte dell’assicurazione stipulata dal Comune per casi come questi (se stipulata, ma sembra che non sia in grado di coprire la somma chiesta), oppure con un’apposita variazione di bilancio. Ma il tutto deve ancora essere chiarito.