Stati generali della montagna, l’adesione delle associazioni sindacali
Gli Stati generali della montagna rappresentano un’occasione importante per delineare la visione del futuro del Trentino, fondato sull’equilibrio tra ambiente e sviluppo del territorio. Su questa premessa stamani la giunta provinciale e le rappresentanze sindacali del mondo del lavoro (Cgil, Csil e Uil) e mondo agricolo (Confagricoltura, Coldiretti, Cia Trentino e Acli Terra) hanno trovato il punto di intesa che vedrà le stesse associazioni parte attiva nel progetto di governance della montagna. “Il Trentino – come hanno sottolineato il presidente della Provincia autonoma di Trento e i rappresentanti del mondo sindacale – è parte integrante di un sistema montano non più riconoscibile in base alla quota, bensì su temi trasversali, quali turismo, agricoltura, artigianato e commercio, presidio sociale e accesso ai servizi”.
Di equilibrio tra ambiente e sviluppo economico ha parlato l’assessore provinciale all’urbanistica e all’ambiente: “Attorno a questo tavolo ci sono i rappresentanti della gente di montagna che negli anni ha operato al meglio per il mantenimento dell’ambiente. La difese delle aree d’alta quota è una garanzia per la montagna che, se gestita in maniera oculata, rappresenta un fattore di sviluppo economico e sociale”. Un concetto, quest’ultimo, ripreso anche da Diego Coller di Confagricoltura.
Chi dagli Stati generali della montagna si attende proposte concrete è l’assessore provinciale al turismo, artigianato e commercio: “I nostri uffici sono al lavoro in questi mesi per ridefinire le politiche provinciali di questi settori che, in taluni casi, lamentano un ritardo ventennale. Agricoltura, turismo e artigianato, oltre che il commercio, sono settori che operano in maniera trasversale sui territori. Da questo processo partecipato mi attendo indicazioni innovative che ci permettano di intervenire nell’interesse del Trentino e che andremo a condividere anche con le compagini sindacali”.