Stalker di Storo minaccia di morte la vicina, arrestato

Redazione19/10/20233min
CARABINIERI STORO

 

I Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un uomo del posto, di circa 60 anni, ritenuto colpevole di aver violato il divieto di avvicinamento alla sua vicina di casa, emesso lo scorso agosto dal Gip del Tribunale di Trento.
A quel tempo la donna aveva presentato nei confronti dell’uomo una denuncia per atti persecutori dato che, in svariate circostanze, era stata minacciata ed offesa pubblicamente. A seguito della misura cautelare la situazione sembrava essersi tranquillizzata.
Invece nel primo pomeriggio di venerdì 13 ottobre il 60 enne, fuori di sé dalla collera e biascicando frasi poco comprensibili, ha contattato la Centrale Operativa di Riva del Garda affermando esplicitamente che se i Carabinieri non fossero intervenuti subito a Storo presso la sua abitazione avrebbe ammazzato qualcuno.
Veniva quindi inviata sul posto una pattuglia della Stazione di Storo e una seconda da Pieve di Bono. I militari, conoscendo perfettamente il personaggio e la sua vicenda, lo hanno subito raggiunto all’interno della sua abitazione trovandolo in evidente stato di ebbrezza alcolica. Anche di fronte ai Carabinieri l’uomo, anziché calmarsi, ha iniziato a gridare e proferire frasi sconclusionate, mostrando loro anche un foglio sul quali lo stesso aveva annotato tutta una serie di comportamenti ritenuti a suo dire molesti da parte della donna. In calce a tale foglio vi era una frase che ai militari è subito sembrata come un triste presagio, ovvero che aveva paura di uscire di casa e di ritrovarsi di fronte la sua vicina in quanto non sarebbe stato più in grado di controllarsi.
La vicina ha quindi riferito ai Carabinieri che poco prima l’uomo si era presentato sotto la sua finestra e, al rimprovero di allontanarsi immediatamente perché stava violando la misura cautelare, lo stesso aveva ribattuto minacciandola di morte. Chiarito quindi quanto era avvenuto, i Carabinieri hanno posto sotto sequestro gli appunti manoscritti e arrestato l’aggressore, per il quale la Procura emetteva una ordinanza di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Trento.

 


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