Scopri i tuoi talenti: due incontri ad Arco alla ricerca del meglio di noi stessi

La teoria della celebre ricerca Gallup dei 34 talenti umani e l’analisi individuale per conoscere e imparare a utilizzare i propri cinque talenti principali sono i contenuti di «Scopri i tuoi talenti», l’incontro con Alberta Cuoghi -l’unica italiana certificata Strengths Finder Gallup- che si tiene ad Arco al Centro giovani intercomunale Cantiere 26 sabato 16 febbraio con inizio alle ore 20.30 (ingresso libero). Inoltre, Alberta Cuoghi conduce un seminario di formazione per ragazzi da 17 anni di età in su sabato 16 (dalle 17 alle 19.30) e domenica 17 febbraio (dalle 9 alle 17, con pausa pranzo), gratuito su iscrizione (modulo sul sito web www.giovaniarco.it da inviare a [email protected] entro il 13 febbraio; posti limitati). La proposta fa parte di «Insight – Consapevolezza», nuovo progetto dedicato al benessere e alla crescita armonica dei giovani, in particolare di quelli a rischio o in situazioni di vulnerabilità di tipo economico, sociale e culturale, ideato e curato dall’associazione Giovani Arco, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e realizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale e l’Istituto comprensivo di Arco.
La Gallup, organizzazione americana che studia le tendenze socio-economiche e demografiche del mondo, ha realizzato insieme allo psicologo Donald Clifton ricerche su oltre 300 mila individui, rintracciando i 34 talenti del genere umano ed elaborando un test di 178 domande che identifica i cinque talenti dominanti in ogni individuo. Perché ogni persona ha dei talenti, ma spesso non lo sa; e i tempi nei quali viviamo, e in particolare la cultura occidentale, inducono a credere che il successo dipenderebbe dall’imparare ciò che non si sa fare, mentre in realtà le persone che hanno avuto grande successo nella vita -com’è ben noto- hanno puntato tutto sui propri talenti, tralasciando le proprie aree «deboli». Quindi, ogni individuo che sa fare bene una cosa, se passa sempre più tempo a fare quella stessa cosa alla fine raggiungerà l’eccelenza. Questo è in antitesi con il mito della mediocrità, secondo cui per avere successo sarebbe necessario essere bravi un po’ in tutto. Lo studio dei talenti, invece, dimostra che chi ha raggiunto l’eccellenza in un particolare settore, lo ha fatto migliorando ciò che già era bravo a fare.