Santa Maria Maddalena torna patrimonio pubblico di Riva del Garda

Redazione09/09/20254min
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C’è un angolo silenzioso della Rocchetta che per troppo tempo è rimasto nell’ombra. È la piccola chiesa di Santa Maria Maddalena, un edificio da anni abbandonato e ridotto a rudere, ma che nei ricordi e nell’affetto dei rivani conserva ancora un significato speciale. Ora, grazie a una decisione condivisa e unanime del Consiglio comunale, questo luogo tornerà a essere parte della comunità.

Una scelta di valore simbolico

Il sindaco Alessio Zanoni, commentando la decisione sui social lo scorso 7 settembre, ha parlato di una scelta che “va oltre le valutazioni di opportunità del momento”, sottolineando come il recupero di Santa Maria Maddalena rappresenti non solo un atto amministrativo, ma soprattutto un investimento di memoria e identità collettiva.
Il Consiglio ha infatti approvato una variazione di bilancio per esercitare il diritto di prelazione sull’edificio, venduto a un privato per 4.900 euro. Sono stati stanziati 15 mila euro per garantire il passaggio di proprietà al Comune, che ora potrà finalmente farsi carico del recupero.

«Non potevamo restare fermi di fronte al degrado di un luogo che appartiene alla nostra storia» – ha spiegato Zanoni in aula – «Il valore non è tanto nel manufatto in sé, quanto in ciò che rappresenta: memoria, radici, identità. Non me la sono sentita di non intervenire».

 

 

Le sfide del recupero

La strada, però, sarà tutt’altro che semplice. Le condizioni dell’edificio sono critiche: la Soprintendenza ai beni culturali aveva già intimato al precedente proprietario di intervenire con opere di messa in sicurezza. Ora toccherà al Comune predisporre un primo progetto di copertura da 30-50 mila euro, necessario non per restituire subito la chiesetta alla fruizione pubblica, ma per preservarne la struttura ed evitare ulteriori crolli.
«Dal momento dell’acquisizione la responsabilità sarà solo nostra – ha chiarito il sindaco – e il percorso sarà lungo, complicato anche per la logistica. Allestire un cantiere nel bosco della Rocchetta non sarà facile».

Non solo Santa Maria Maddalena: la Toresela al Grez

Il progetto di tutela non si ferma alla chiesetta. L’amministrazione guarda con attenzione anche alla Toresela al Grez, un altro luogo simbolico, oggi di proprietà di ITEA Spa. È stata inoltrata una richiesta formale di cessione gratuita all’ente, per consentire al Comune di avviare un piano di recupero.
«Abbiamo già scritto a ITEA – ha dichiarato Zanoni – e confidiamo che la nostra proposta venga accolta. La Soprintendenza dovrà comunque intervenire per prescrivere opere di sicurezza. Noi siamo pronti ad assumerci l’impegno, pur nella consapevolezza delle difficoltà».

La memoria come bene collettivo

Dietro le cifre, le procedure e le difficoltà tecniche si intravede una scelta culturale forte. Il recupero di Santa Maria Maddalena e della Toresela non è soltanto un’operazione edilizia: è un gesto politico che riafferma il valore della memoria e della storia locale come patrimonio comune.
«Ci sono scelte – ha scritto il sindaco – che hanno a che fare con la storia che ha costruito la città e che meritano di essere tramandate. È oggi che dobbiamo porre le basi, affinché questi luoghi restino per sempre nella memoria collettiva».

La città ha scelto, dunque, di non dimenticare. Santa Maria Maddalena, da rovina dimenticata, tornerà a vivere come simbolo di identità e radici. Un primo passo verso un futuro in cui la storia di Riva del Garda non sarà lasciata al degrado, ma valorizzata come fondamento del presente e del domani. (n.f.)