Sanità in Trentino, accordo sul rinnovo dei contratti
L’accordo per il comparto Sanità sul rinnovo del contratto è stato sottoscritto da parte dell’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale e le Organizzazioni sindacali.
Su mandato della Giunta, Apran ha messo sul tavolo negoziale una proposta complessiva di rinnovo della parte economica per il triennio contrattuale 2019/2021, riguardante sia i riconoscimenti economici già dotati di un finanziamento certo sul bilancio provinciale, sia alcune assunzioni di impegno che garantiscono un quadro complessivo di risorse da assegnare al personale dell’Azienda sanitaria. “Si tratta di risorse davvero significative, anche alla luce di una situazione generale di carattere economico e finanziario non facile da prevedere nella sua futura evoluzione” osserva l’assessore Segnana. Gli impegni contrattuali comporteranno infatti per il solo Comparto sanità – area delle categorie – la seguente spesa aggiuntiva sul bilancio provinciale:
per gli anni dal 2019 al 2021
– 15,6 milioni di euro per gli arretrati (triennio 2019-2021);
– 5,3 milioni per le descritte indennità al personale socio/sanitario (a partire da 1 gennaio 2021);
a partire dall’anno 2022
– 12,6 milioni di euro per gli aumenti contrattuali del 5%;
– 1,3 milioni per l’indennità di vacanza contrattuale riferita al triennio contrattuale 2022/2024;
– 5,3 milioni per le descritte indennità al personale socio/sanitario;
– 6 milioni circa per la concessione al personale di una fascia economica aggiuntiva.
L’intesa contrattuale prevede questi risultati: incremento degli stipendi di circa il 5% a partire dall’ 1 gennaio 2022; ulteriore incremento degli stipendi dal mese di luglio 2022 (+0,5%) – Riconoscimenti per i quali la Giunta provinciale ha assunto l’impegno ad un finanziamento nella manovra finanziaria di assestamento del bilancio 2022; emolumenti arretrati una tantum per il triennio 2019/2021; attribuzione di una ulteriore fascia economica a partire dall’1 gennaio 2022 a tutto il personale dell’Azienda con almeno cinque anni di anzianità; riconoscimento al personale socio/sanitario delle medesime indennità in corso di definizione nella contrattazione nazionale e con le medesime decorrenze (indennità di specificità infermieristica, indennità di tutela del malato, indennità di pronto soccorso).
Continua invece al tavolo la discussione sul cosiddetto “premio Covid” nei confronti del personale sanitario e socio sanitario con una somma una tantum variabile in ragione dell’impegno profuso negli ultimi quindici mesi di gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 con impegno ad allargare la platea dei beneficiari anche agli autisti delle ambulanze.