Sacra Famiglia di Arco, si vende per la crisi delle vocazioni
Tra le Piccole Suore della Sacra Famiglia di Arco, la congregazione che possiede la struttura di Via Nas c’è crisi di vocazioni. Ecco, dunque, il perché dell’annunciata vendita a Villa Regina ma allo stesso tempo la rassicurazione per gli ospiti della Casa di Riposo, ben sessantuno, e i 58 dipendenti che l’attività non si fermerà per questo. Anzi, qualora gli accordi preliminari con Villa Regina non dovessero concludersi, Sacra Famiglia andrà avanti da sola. Però la direzione di Sacra Famiglia fa sapere che la decisione di Villa Regina di soprassedere (per il momento) all’acquisizione della loro struttura in virtù del vincolo della stessa con la Provincia di Trento, ossia i 25 anni di tempo per il contributo concesso a suo tempo, non è affatto vincolante per rilevare la proprietà. Insomma, è Sacra Famiglia che se la deve vedere con la Provincia di Trento, chi compra non c’entra, secondo la direzione. I tempi cambiano e il mondo corre, si potrebbe dire, ma la crisi delle vocazioni del terzo millennio è quella che, di fatto, impedisce il naturale ricambio all’interno non solo di Sacra Famiglia ma di tutte le strutture che la congregazione delle Piccole Suore si vede costretta, loro malgrado, ad affrontare. Niente debiti, niente mancanza di fondi, dunque, ma solo mancanza di personale dovuto alla crisi delle vocazioni. La ristrutturazione dell’edificio, terminata nel 2007, fanno sapere sia la Madre superiora sia il direttore di Sacra Famiglia, non sarebbe l’ostacolo all’acquisto da parte di Villa Regina. Per quanto, come detto, l’attività proseguirebbe anche senza passare la mano visto che non ci sono difficoltà economiche.