Riva del Garda e l’estate senza fuochi: la Giunta difende la scelta e guarda al futuro

Redazione16/08/20254min
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Il “tormentone” dell’estate 2025, almeno sul fronte politico e turistico, ha un titolo preciso: i fuochi d’artificio mancati. La decisione della nuova Amministrazione guidata dal sindaco Alessio Zanoni di non prevedere lo spettacolo pirotecnico della “Notte di Fiaba” ha scatenato dibattiti, malumori e prese di posizione. Al centro del confronto non solo la tradizione, ma anche temi più ampi come la sostenibilità ambientale, la programmazione degli eventi e l’indotto economico per il tessuto commerciale cittadino.

Dopo settimane di indiscrezioni e discussioni, è il Partito Democratico di Riva del Garda – forza politica che guida Palazzo Pretorio dal maggio scorso – a intervenire con una nota ufficiale per chiarire la linea dell’esecutivo.

“Nessun pasticciaccio”

«Nessun pasticciaccio sui fuochi d’artificio» esordisce la sezione locale del PD, respingendo l’idea di contrasti o incomprensioni con APT Garda Dolomiti e con il Consorzio Riva in Centro. Già a giugno – spiegano – la giunta aveva comunicato in modo “chiaro e trasparente” che a bilancio non vi erano fondi per finanziare lo spettacolo, invitando il Consorzio a valutare eventuali possibilità insieme ad APT.

Un nodo, quello economico, che si intreccia con altre priorità. «Con grande sforzo – sottolinea la nota – siamo riusciti a recuperare 90 mila euro per finanziare il Natale rivano, garantendo lo stesso budget del 2024».

 

 

La questione ambientale

C’è poi un altro aspetto, quello della sostenibilità. La giunta richiama la recente certificazione ambientale ottenuta dal Comune, che pur non vietando esplicitamente i fuochi d’artificio, «si fonda su principi di sostenibilità che mal si conciliano con questo tipo di manifestazione». In particolare, si evidenziano i problemi di inquinamento acustico e atmosferico, oltre ai residui che finiscono nelle acque del lago con effetti sull’ecosistema.

Turismo e commercio divisi

Non mancano, tuttavia, le voci critiche. I fuochi sono sempre stati percepiti dagli operatori commerciali e della ristorazione come un richiamo per il turismo “di prossimità”: visitatori da Trento, Rovereto e dalle Valli che, pur senza pernottare, contribuiscono al giro d’affari di bar, ristoranti e negozi. «Una posizione legittima e comprensibile», ammette il PD, che però invita a guardare oltre.

Verso un 2026 “concertato”

La linea tracciata dall’amministrazione guarda già al futuro: «Ci impegniamo a costruire, per il 2026, una programmazione condivisa e concertata, che rispetti le esigenze degli operatori ma sia coerente con le linee guida discusse in Conferenza del turismo». L’obiettivo dichiarato è un calendario eventi innovativo, di qualità, capace di coniugare attrattività e sostenibilità.

Un esecutivo compatto

Sul piano politico, la giunta Zanoni respinge l’idea di fratture interne. «Non vi sono divisioni né correnti contrapposte – conclude la nota –. L’operare dell’esecutivo è collegiale e orientato al bene della città».

Un’estate senza scintille

Così Riva del Garda si prepara a vivere una Notte di Fiaba inedita, senza i bagliori che per decenni hanno illuminato il cielo e il lago. Una scelta che divide ma che apre una riflessione più ampia sul futuro del turismo locale: meno tradizione spettacolare e più sostenibilità? Il dibattito è destinato a continuare, forse anche oltre l’estate. (n.f.)