Ritardo lavori al parcheggio del Ponte di Arco, Ottobre: “Risarcimento per i negozi penalizzati”

È una voce che si leva forte dai banchi dell’opposizione quella di Mauro Ottobre, ex parlamentare e oggi consigliere comunale per “Arco Dinamica”. Al centro della sua ultima Interpellanza c’è il parcheggio ex Carmellini, l’area di sosta alle porte del centro storico chiusa da prima di Natale 2024 e riaperta solo in parte a ridosso della Pasqua. Un lungo blackout che ha lasciato il segno, soprattutto tra i commercianti della zona, che si sono ritrovati privati – nei mesi più delicati per il commercio – di un polmone strategico per clienti e residenti.
«Le attività economiche di via Segantini e del centro urbano hanno subito disagi e perdite economiche – scrive Ottobre – a causa dei ritardi nei lavori pubblici e della mancanza di una programmazione che tenesse conto della stagionalità e delle esigenze del territorio». Il consigliere non risparmia critiche alla gestione del cantiere da oltre 600mila euro, che ha impattato pesantemente su festività e manifestazioni: dai mercatini di Natale all’Arco Street Food, passando per Pasqua e i ponti primaverili.
La richiesta è chiara: pensare a una forma di compensazione, non solo economica ma anche simbolica, concreta, promozionale. «Non si tratta solo di risarcire – spiega Ottobre – ma di sostenere chi ha tenuto duro, magari perdendo fatturato, visibilità, clienti. Serve un segnale da parte dell’amministrazione, che riconosca l’impatto reale dei cantieri sul tessuto economico».
Tra le proposte: la creazione di eventi promozionali nei periodi di bassa stagione, contributi straordinari per iniziative culturali o commerciali autorganizzate, agevolazioni fiscali temporanee, fino alla programmazione di un piano eventi per l’autunno 2025 che possa contribuire a recuperare parte dell’indotto perso. Ottobre sollecita anche l’inserimento, nel bilancio comunale 2025-2026, di un fondo ad hoc per il commercio locale colpito da cantieri pubblici.
«È mancata comunicazione, sono mancate azioni di mitigazione – conclude Ottobre – ma non è troppo tardi per recuperare. Il Comune ha gli strumenti per intervenire e per trasformare un disagio in un’opportunità di rilancio».
Ora la palla passa a sindaca e giunta, chiamate a rispondere non solo alle osservazioni puntuali dell’interpellanza, ma anche – e forse soprattutto – al malumore diffuso tra esercenti e cittadini, che da mesi chiedono ascolto e soluzioni. Il centro storico di Arco, cuore pulsante del commercio e della socialità, non può permettersi altri inciampi.