Rigotto Autotrasporti ad Ala, incremento di lavoratori
L’assessore provinciale allo sviluppo economico, ricerca e lavoro, Achille Spinelli, ha fatto visita alla nuova sede alense della società Autotrasporti Rigotto Srl,. Dopo il trasferimento dalla sede storica di Arco a causa di problemi legati al traffico caotico nella Busa, nei mesi scorsi l’impresa ha sottoscritto un accordo negoziale che la impegnava, tra le altre cose, ad incrementare occupazione ed indotto economico sul territorio a fronte del contributo provinciale. Presente all’incontro anche il sindaco di Ala, Claudio Soini.
“Ho visto un’impresa – ha detto l’assessore – efficiente e capace di essere competitiva sul mercato, garantendo elevati standard di servizi alle aziende clienti e qualità del lavoro ai propri dipendenti nonostante le dinamiche complesse del settore. Il nuovo corso avviato dall’azienda sta già dando buoni frutti sul fronte occupazionale e sono certo che in futuro consentirà a Rigotto di incrementare il proprio livello di patrimonializzazione e di dialogare ancor di più con il tessuto economico e produttivo locale“.
L’assessore è stato accompagnato nella visita degli spazi aziendali da Tiziano Rigotto, fondatore e titolare dell’omonima impresa, che ha illustrato all’assessore e al sindaco la nuova sede che la società ha recentemente acquistato e ristrutturato ridando vita ad un compendio immobiliare da oltre sette anni in disuso.
Una sede moderna e funzionale che, oltre agli ampi spazi e magazzini esterni, offre ai dipendenti ampi uffici, una sala riunioni e una saletta mensa. Sul tetto un impianto fotovoltaico contribuisce ad abbattere il fabbisogno di energia.
Complessivamente oggi Autotrasporto Rigotto impiega 56 lavoratori tra autisti (39 unità), impiegati amministrativi e magazzinieri.
Un numero considerevole, se si pensa che al momento della presentazione della domanda si sostegno alla Provincia i lavoratori erano 45 e che il piano occupazionale sottoscritto nell’accordo negoziale prevedeva il raggiungimento di tale numero entro il 2024, e di 58 lavoratori a regime, nel 2026.