#Restiamouniti, donati due ossigenatori all’Ospedale di Arco
Nato durante l’emergenza dovuta al virus Sars-Cov2, la malattia responsabile della diffusione del Coronavirus nel mondo, il progetto “#Restiamouniti” allestito durante l’emergenza sanitaria ha permesso di raccogliere il denaro necessario per acquistare due Airvo, il sistema di ossigenazione non invasivo adatto ai pazienti in grado di respirare comunque in modo autonomo.
Le attrezzature sanitarie sono state consegnate a medici ed infermieri del reparto Pneumologia dell’ospedale di Arco, i quali hanno posato volentieri per una foto ricordo che testimonia il ringraziamento per tutti quelli che hanno dato il loro contributo.
L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione “L’Uomo Libero”, Pub Moby Dick, l’associazione sportiva Rugby Benacense e la Serigrafia A&B di Arco ed ha permesso di raccogliere una considerevole somma grazie alla generosità di tante persone che hanno abbracciato la causa, con la quale sono stati acquistate alcune attrezzature necessarie per le terapie di recupero dei pazienti che sono stati colpiti dal virus.
“È stata un’autentica sorpresa – ha detto Armin Pilo, tra i fautori dell’iniziativa benefica – trovare così tante risposte da parte delle persone. Un’adesione massiccia, davvero, che ci ha permesso di raccogliere il denaro sufficiente per l’acquisto dei due macchinari grazie alla piattaforma di crowdfunding GoFundMe. Anzi, qualcosa è anche avanzato, così potremo concordare con i sanitari ulteriori acquisti di macchinari”.
Il crowdfunding, o finanziamento collettivo, è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizza il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone e organizzazioni.