QUISISANA AD ARCO: APPELLO DELLA MNEMOTECA
Sul destino dell’ex sanatorio arriva anche la nota della “Mnemoteca”, associazione di ricerca arcense da sempre attiva in fatto di salvaguardia e valorizzazione della memoria storica del nostro territorio. In una nota l’associazione esprime la sua sincera preoccupazione per la memoria storica che, nel passato e legata alle case di cura di Arco, si cerca oggi di cancellare. Un “filo con il passato” che, invece, oggi molti residenti stanno cercando di ricucire dopo anni di “strappi” volti a voler cancellare quel “Arco stazione di cura e soggiorno” che ha dato lustro il secolo scorso alla città delle palme. Case di cura che, sì, sono legate a malattie come la tubercolosi, ma che hanno portato anche un indubbio beneficio economico al territorio oltre che momenti di confronto tra i vari luminari che seguivano l’evolversi della malattia per trovare la miglior cura possibile. L’aria salubre di Arco era la prima “soluzione” per tanti illustri personaggi che sono transitati da Arco anche come pazienti. Case di Cura sì ma con stile, che dal termine della Grande Guerra e fino agli anni ’70 hanno dato ad Arco quel tratto signorile nella sua architettura che si può ammirare ancora oggi, seppur lasciato abbandonato a sé stesso. Per Mnemoteca lasciar andare tutto questo patrimonio è un vero e proprio “delitto”, anche se i membri sono consapevoli che per restaurare il tutto servono cospicui finanziamenti. Cercando, però, le migliori sinergie tra amministrazione e privati, magari, qualcosa si potrebbe fare. Magari un piccolo Museo sui sanatori, un progetto molto caro a Mnemoteca che dispone di materiale interessante allo scopo. L’invito a considerare il tutto Mnemoteca lo estende non solo agli amministratori arcensi ma anche ai residenti.