Sarà riacceso il forno del cementificio? Preoccupazione ambientalista a Sarche
Presa di posizione ambientalista, sollevata in questi giorni da un apposito Comitato, a fronte della possibile riaccensione del forno al cementificio di Ponte Oliveti/Sarche. L’impianto era stato spento sul finire del 2014 per una diversa strategia aziendale della proprietà tedesca (Cement Group di Heidelberg), che trasformò la fabbrica da ciclo completo a centro di macinazione (ultima fase della catena di produzione del cemento), concentrando tutte le altre fasi nel rinnovato stabilimento di Rezzato (BS) e comportando di conseguenza il dimezzamento delle maestranze da una sessantina circa a 25.
Il movimento ambientalista vede fra i promotori esponenti del Biodistretto della Valle dei Laghi (costituita prevalentemente da vignaioli) e accompagnata da una raccolta di firme per il sostegno a quella “rivoluzione verde” a tutto campo in atto da un quinquennio in Valle dei Laghi.
L’allarme è in piccola parte mitigato dall’eventuale assunzione di una trentina di operai, sottovalutando il fatto però che non siamo più negli anni Sessanta (in pieno boom economico) allorché la sensibilità ambientalista era ridotta a zero a fronte del problema occupazionale.
Il dato più evidente che rilevano gli ambientalisti è il silenzio assordante del Comune di Madruzzo (competente per territorio) nell’instaurare quella sorta di coinvolgimento della popolazione di fronte ad una tematica così importante per il futuro sviluppo della Valle. Fino a quando la questione è rimasta di competenza del comune di Calavino, infatti, si è sempre creata una certa sintonia tra Istituzione comunale e popolazione locale per affrontare le varie tematiche che emergevano riguardo il discusso insediamento industriale. L’ultima questione, in ordine di tempo (primavera 2013), è stata per l’utilizzo dei fanghi essiccati dei depuratori come combustibile per l’alimentazione del forno, tematica dibattuta in serate pubbliche, nel consiglio comunale ed altre sedi. Poi non se ne fece nulla, visto il cambio di strategia produttiva della proprietà col ridimensionamento dell’operatività dello stabilimento di Sarche.
Di fronte a tale levata di scudi nei prossimi giorni comincerà a mettersi in moto anche la politica a partire dalla Giunta provinciale per arrivare ai Sindaci. Infatti mercoledì 14 luglio è fissato un confronto chiesto dal “Comitato verde” con i 3 primi cittadini della Valle dei Laghi. A questo punto si vedrà lo spazio di manovra che potrà avere la politica di fronte ai programmi aziendali.
MARIANO BOSETTI