Presentazione potenziamento Ospedale di Arco: il peso dell’assenza del sindaco Betta

Un incontro strategico, con al centro il futuro dell’Ospedale di Arco e del complesso Le Palme, si è tenuto nel pomeriggio di giovedì 24 aprile alla presenza di tutti i principali rappresentanti istituzionali dell’Alto Garda (leggi l’articolo). Ma a far discutere è stata l’assenza del sindaco di Arco, Alessandro Betta.
La sua sedia vuota non è passata inosservata, tanto più perché proprio Arco e il suo Ospedale erano al centro dell’appuntamento. Il primo cittadino, da tempo assente dalle occasioni pubbliche, non si è presentato all’incontro, e nessuna motivazione ufficiale è stata fornita. L’assessore provinciale alla sanità Mario Tonina non ha nascosto il disappunto: «Spiace in modo particolare che non ci sia il sindaco di Arco – ha detto – perché questo momento era stato pensato per condividere con i sindaci ancora in carica, prima delle elezioni, le scelte sul rilancio dell’Ospedale di Arco, che loro stessi avevano più volte sollecitato».
Anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, ha chiesto che venisse contattato Betta per verificare se si trattasse di un semplice ritardo. Ma, a differenza di tutti gli altri sindaci presenti, il primo cittadino arcense non si è fatto vedere.
Il contesto era tutt’altro che ordinario: sul tavolo, un investimento da dieci milioni di euro per riqualificare il presidio ospedaliero di Arco, con la prospettiva di riportare alcuni servizi sanitari oggi dislocati al compendio delle “Palme”. E proprio su questa struttura, attualmente adibita a centro vaccinale, SerD e servizi prenatali, c’è l’ipotesi ormai concreta di cedere al Comune di Arco il compendio posizionato nel cuore della città e che potrebbe presto cambiare funzione.
Lo ha evidenziato il direttore generale dell’APSS, Antonio Ferro, sottolineando l’opportunità di riconsegnare l’edificio al Comune, aprendo la strada a un utilizzo più consono alle esigenze cittadine. L’abbattimento del vecchio plesso A e il recupero di Villa Garda, ha spiegato Ferro, permetteranno di spostare tutti i servizi oggi presenti a Le Palme direttamente nel corpo B dell’ospedale, riportando così la centralità sanitaria dove dovrebbe essere.
L’assenza del sindaco Betta ha dunque lasciato aperte molte domande, in un momento in cui sarebbe stata necessaria una voce autorevole per il futuro di un nodo cruciale della città. A maggior ragione considerando che tutti gli altri primi cittadini del territorio – anche quelli non più candidati – hanno risposto presente.