PER I CANI RANDAGI DELL’ALTO GARDA C’È UN ACCORDO

Accordo intercomunale tra Arco e Riva per accogliere i cani randagi negli spazi del rifugio di via Santa Caterina gestito dall’Associazione Difesa Animali (ADA). Approvato dal Consiglio comunale arcense lo schema di accordo amministrativo che permette di occuparsi, portandoli appunto nel rifugio di via S. Caterina i cani randagi raccolti oltre il confine comunale, ossia a sud di S. Tomaso per intenderci. Non per sempre, però, ma per un periodo massimo di due settimane, lo stesso dicesi anche per quelli trovati a nord del canile ben inteso. Trascorso questo termine, utile ai gestori a rintracciare gli eventuali proprietari che l’avessero smarrito scatterà la pratica per l’adozione dell’esemplare ritrovato. Una convenzione che avrà la durata di un quinquennio e che prevede la compartecipazione del Comune di Riva alle spese di gestione con la somma di 450 euro/mese. Venti euro, invece, la somma corrisposta per ogni esemplare consegnato al canile in custodia e cinque euro al giorno necessari al suo mantenimento, oltre alle spese per l’applicazione del microchip identificativo e assistenza medica. Poco se si pensa, invece, a quanto costerebbe costruire da zero una nuova struttura dedicata in alternativa. Un primo passo verso l’unione dei Comuni? Chissà.