Oltre 150 operatori delle ski area alpine a “lezione” di sicurezza
In Trentino si registra un infortunio sugli sci ogni 10 mila passaggi in pista. Se ne è parlato in un convegno che ha messo a confronto, presso il Polo Tecnologico di Rovereto, addetti provenienti anche da Alto Adige, Belluno, Verona e Valle d’Aosta. Ad organizzare la giornata formativa, rivolta a operatori, gestori, forze dell’ordine, soccorritori, la Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Ordine degli Ingegneri e Trentino School of Management. Con oltre 220 impianti di risalita, 800 chilometri di piste da sci, 20 ski area e 56 operatori di impianti a fune, il settore della mobilità sulla neve in Trentino è un asset strategico del comparto economico e terreno di sfida per l’innovazione tecnologica e la sicurezza. Un ambito in cui il Trentino è riconosciuto all’avanguardia per efficienza e modernità degli impianti, diffusione della cultura della sicurezza, attenta preparazione delle piste a favore dell’utente sciatore. Nell’occasione è stato anche presentato il “dodecalogo” dello sciatore, che verrà promosso da Apt e società impiantistiche: 12 buoni consigli per sciare in sicurezza illustrati a fumetti animati, con un video e una brochure, grazie a una testimonial d’eccezione: la campionessa fiemmese di slalom Chiara Costazza.
Il dirigente del Servizio impianti a fune e piste della Provincia, Silvio Dalmaso, ha reso noti i dati sugli infortuni in pista a livello provinciale: un incidente ogni 10 mila passaggi. I dati vengono raccolti da fine anni ’90 e indicano un incremento proporzionale all’aumento di passaggi agli impianti: 5 anni fa, con 60 milioni di passaggi annui, si registravano 8.000 infortuni; nell’ultima stagione invernale completa, con 80 milioni di passaggi, il dato è salito a 10.000. Le piste perfette e l’attrezzatura più performante invitano gli sciatori alla velocità. Gli infortuni mortali sugli sci nella nostra Provincia sono stati dieci nell’ultimo decennio: in sette casi si è trattato di un’uscita di pista autonoma dello sciatore. Nell’80% dei casi gli incidenti sugli sci riguardano cadute senza scontro con altri sciatori.