“Festival dell’Agrobiodiversità”: arte, nosiola e cultura nella Valle dei Laghi

Nicola Filippi11/05/20255min
DiVinNosiola 202204 - sel 29


 

C’è un piccolo vitigno, tenace e profumato, che racconta una lunga storia di territorio, di cura, di biodiversità: è la Nosiola, l’unica uva bianca autoctona del Trentino. A lei è dedicata la prima edizione del Festival dell’Agrobiodiversità, che si svolgerà dal 16 al 25 maggio nella Valle dei Laghi, in occasione della Giornata nazionale della Biodiversità agricola e alimentare del 20 maggio. L’iniziativa è promossa dal Biodistretto della Valle dei Laghi, in collaborazione con l’Ufficio per le Produzioni biologiche della Provincia autonoma di Trento e con il supporto della Cantina Toblino, cuore pulsante di una comunità agricola in fermento.

Un evento diffuso e trasversale, che coinvolge scuole, ristoratori, agricoltori e cittadini, con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alla ricchezza nascosta nei semi, nelle viti, negli orti, nei legumi e negli insetti. Al centro, un’idea semplice e potente: la biodiversità è il fondamento della nostra sicurezza alimentare e del futuro del pianeta.

 

 

Si parte con l’arte e il vino
A inaugurare il festival, venerdì 16 maggio alle 18, sarà l’enologo e artista Emanuele Marchesini, che presso la Cantina Toblino presenterà una mostra di opere ispirate all’uva, visitabile gratuitamente fino al 31 maggio. Un omaggio poetico e sensoriale alla materia prima che dà vita a vini simbolo del territorio come la Nosiola e il celebre Vino Santo Trentino, presidio Slow Food.

Scuola, cucina, agricoltura: il sapere si fa esperienziale
Il programma si declina in diverse direzioni: laboratori nelle scuole (“A scuola di cibo”) con agricoltori, apicoltori e artigiani; formazione per ristoratori il 19 maggio con degustazioni guidate da sommelier e chef; e momenti di approfondimento tecnico e culturale per agricoltori e cittadini.

Il 23 maggio, alle ore 17 alla Cantina Toblino, è in programma la tavola rotonda “La Nosiola oltre il tempo”, un incontro che ripercorre le radici storiche, le potenzialità enologiche e il ruolo ecologico di questo vitigno nella tutela del paesaggio agrario e della biodiversità trentina. Tra gli ospiti: viticoltori, ricercatori e rappresentanti del mondo del turismo sostenibile.

Il 24 maggio, spazio agli insetti come alleati della biodiversità: presso la Fattoria Maso Canova di Monte Terlago, una giornata formativa con esperti entomologi illustrerà il ruolo cruciale degli impollinatori e degli insetti utili per la salute dell’agroecosistema.

Sempre sabato 24, alle 18, un altro evento da non perdere: “Un viaggio unico nel mondo dei legumi”, una degustazione sensoriale alla Cantina Francesco Poli di Santa Massenza con il “sommelier dei legumi” Francesco Gubert e la psicologa dell’alimentazione Laura Endrighi. In cucina, lo chef Slow Food Paolo Betti.

Dialoghi per un cibo consapevole
Non mancheranno anche riflessioni pubbliche su cibo, sprechi e diritti. Il 20 maggio, al Foyer del Teatro della Valle dei Laghi, l’agroeconomista Andrea Segré e la patologa vegetale Ilaria Pertot dialogheranno su consumi, responsabilità e valore del cibo con Stefania Lusuardi, vicepresidente del Biodistretto. Il giorno successivo, il 21 maggio, toccherà alla scrittrice e divulgatrice Sara Segantin affrontare il tema dei diritti, dell’ambiente e della resistenza delle comunità, con uno show cooking sostenibile a seguire, curato dalla Scuola Alberghiera di Rovereto.

Biodiversità da vivere: tra api, vigne e trekking
Il festival si spinge anche all’aria aperta, con esperienze partecipate di citizen science e trekking naturalistici: il 18 maggio sarà possibile partecipare a un’attività di bee-watching con esperti entomologi del Muse di Trento, mentre il 23 maggio il “Biotrekking della Nosiola” porterà i partecipanti lungo i sentieri tra Sarche e Calavino per scoprire i paesaggi vitati della Valle dei Laghi, con degustazione finale presso la Cantina Pisoni.

Conclusione con le mani nella terra
Il festival si concluderà domenica 25 maggio, con “Dalla Terra alla Tavola”, una mattinata formativa e pratica alla Fattoria Maso Canova per imparare a coltivare un orto biologico, conoscere da vicino le piante autoctone e riflettere sul futuro dell’agricoltura contadina.

Un festival che è molto più di una celebrazione: è un invito a rallentare, osservare, gustare e soprattutto scegliere con consapevolezza. Perché la biodiversità non è solo un’eredità da conservare, ma un bene comune da coltivare ogni giorno.

Info e programma completo su www.biodistrettovallelaghi.it
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