Miralago di Riva, con la Variante “13 Bis” si saprà che farne?
Forse nel gennaio 2023 si saprà cosa vorranno fare agli Amministratori pubblici del compendio Miralago, un’area di fatto abbandonata a sé stessa da molti anni e di proprietà della Patrimonio del Trentino. Se la parte di verde è di libera fruizione per passeggiare e sostare in pace, il compendio che fu sede di una colonia è ancora abbandonato dopo idee, progetti, chiacchiere e diatribe. Forse a gennaio, si diceva, con la Variante “13 bis” si potrà abbozzare che se ne farà. Inutile ripercorrere la “storia” di quel compendio, inutile rimarcare come la burocrazia e le vicende abbiano portato alla situazione attuale, quella ferma da decenni e per la quale non si è ancora deciso che fare. Certo, per i “comuni mortali” è difficile capire i meccanismi della politica, della burocrazia, delle parti dell’uno e dell’altro, più facile dire che molto probabilmente la fine, ossia cosa se ne farà, è ben lungi dal divenire. Ex Cattoi docet, tanto per fare un paragone nemmeno tanto lontano da quel compendio. Vabbè, fatte le considerazioni di chi passa e vede il degrado, arriviamo a Palazzo Pretorio, laddove l’assessore all’urbanistica Mauro Malfer ha dichiarato alla stampa che non si può ancora dire, ma che, tuttavia, questa amministrazione a guida Cristina Santi sta lavorando per arrivare ad ottenere il 100% della proprietà e poi decidere cosa farne. Che a gennaio si saprà di più sull’affare Miralago lo ha detto anche il suo collega alle Opere Pubbliche Pietro Matteotti. Il Comune di Riva ha molte “opere” aperte come l’area Fiere alla Baltera, l’ampliamento del Palazzo dei Congressi, il futuro del campo da calcio Benacense e via dicendo.