Meteo: ancora fresco e temporali fino a mercoledì 26. Nel video il rilascio d’acqua dalla diga
Nella serata di venerdì 21 giugno un fronte temporalesco ha attraversato la provincia di Trento accompagnato da precipitazioni intense, forti raffiche di vento, frequenti fulminazioni e locali grandinate.
Le precipitazioni sono state molto irregolari, mediamente tra 15 e 30 mm, con valori massimi di 52 mm a Daone (Malga Bissina) e 42 mm al Passo Rolle. Le raffiche più intense sono invece state registrate a Torbole (34 m/s ovvero 120 km/h) e a Trento (24 m/s ovvero 85 km/h).
177 le chiamate ricevute dalla Centrale unica di emergenza per cedimenti, crolli, allagamenti e caduta di alberi o rami, ma nessun evento è risultato particolarmente grave.
Oggi il cielo è sereno e limpido, senza più la caligine sahariana dei giorni scorsi, e con temperature in leggera flessione. Le condizioni sono destinate però a diventare più instabili nelle prossime ore con il transito di una seconda perturbazione, che dalla Francia entrerà nel Mediterraneo e stazionerà per i prossimi giorni sulla Corsica.
Sul Trentino è previsto il graduale aumento di rovesci e temporali questo soprattutto nella prossima notte tra sabato e domenica, anche se meno intensi di quelli registrati venerdì.
La domenica partirà perturbata con cielo nuvoloso e precipitazioni e andrà incontro ad un graduale miglioramento anche se parziale con nubi alternate a schiarite e qualche rovescio possibile anche al pomeriggio. Le temperature saranno in calo nei valori massimi e potremmo avere qualche raffica di föhn in valle.
Nei primi giorni della settimana soleggiato al mattino con qualche rovescio o temporale pomeridiano, specie in montagna, mentre condizioni più stabili e temperature in aumento sono previste da mercoledì.
Le precipitazioni che hanno interessato il Trentino hanno causato il superamento di alcune prime soglie di attenzione, ad esempio quelli del fiume Sarca, del torrente Noce e dell’Adige.
Da un punto di vista idrologico, il passaggio del fronte temporalesco in rapido movimento da sud ovest a nord est ha generato delle risposte rapide non solo per gli accumuli di precipitazione che si sono verificati ma anche per le condizioni iniziali dei bacini che risultano saturi per le precipitazioni delle scorse settimane e per le portate di base fluenti che sono elevate sia come effetto delle precipitazioni cadute le scorse settimane che per la fusione della neve.
La Centrale Unica di Emergenza (CUE) ha ricevuto 177 chiamate, delle quali 7 erano per interventi nell’Alto Garda e Ledro;
Le chiamate erano riferite a cedimenti / crolli, smottamenti (6), caduta di rami o alberi (76), allagamenti (60), disconnessioni del manto stradale (19), altri servizi (12).