Maschere, divertimento e personaggi del Carnevale di Arco nel nuovo libro di Matteotti
Il Carnevale di Arco: una tradizione ultracentenaria che fonda le sue radici nel 1876 e che ha sempre portato in piazza la voglia di divertimento e di stare assieme.
Nel corso degli anni la manifestazione arcense ha vissuto momenti altalenanti nella sua gestione e nella sua grandezza, ma il passo più importante è stato quello del centenario che ha portato il Gran Carnevale di Arco, grazie ad Albino Marchi, ad essere uno dei più importanti d’Italia.
Una storia ben riassunta nel nuovo libro realizzato da Mario Matteotti, presidente del Gruppo Costruttori Associati ma, più di ogni altra cosa, memoria vivente in quanto ha vissuto da vicino la manifestazione fin da quando era bambino. Il volume (21×29,5 cm, rilegato a brossura fresata, 152 pagine a colori) è stato presentato oggi in piazza Segantini ad Arco alla presenza di numerose autorità e della Giunta comunale quasi al completo.
L’idea è nata al seguito della rappresentazione all’Oratorio di Arco “Bianco, rosso e… Marione” dove Matteotti ha mostrato centinaia di foto raccontato parecchi aneddoti della manifestazione vissuti in prima persona dall’autore ma anche raccolti da quelli che li avevano vissuti. Il libro, quindi, è anche un modo per ricordare le centinaia di persone che materialmente hanno lavorato e permesso la realizzazione dei carri allegorici e della organizzazione. Per questo sul palco erano presenti anche i rappresentanti dei gruppi “Manifestazioni Rivane”, “Piazaròi” “Jamaica”, “Giullari di Ceniga”, “Mattacchioni” e “Burloni”. Il libro, composto da 74 capitoli e circa 600 fotografie, ripercorre la storia anno per anno da un punto di vista umano e aneddotico, dove molti sapranno sicuramente riconoscersi o vedere volti che non ci sono più ma che hanno animato la città per molti anni. La svolta è stata poi nel 2002 quando, dopo l’incendio del capannone il presidentissimo Marchi lasciò la carica, e il timone passò al “Gruppo costruttori” che hanno portato avanti la manifestazione con altro spirito e organizzazione.
Insomma, un libro che fa rivivere i bei tempi della Arco che sapeva divertirsi, socializzare e stare assieme con legami di amicizia che vivono tutt’ora.
La pubblicazione è stata possibile grazie al sostegno del Comune e della Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto.