“Marco ITA 108”, il progetto che unisce sport e disabilità
Marco Aggravi, atleta di windsurf, è impegnato sia nel tentativo di conseguire il record di velocità su tavola a vela ma anche in quello di portare a termine un “bordo” come si dice in gergo, di surfare da Riva verso Torbole assieme ad un amico disabile della Cooperativa sociale Amalia Guardini di Rovereto. Marco, infatti, è impegnato da anni con la Cooperativa per divulgare lo sport come “strumento” educativo e sociale verso le persone affette da disabilità. Ovvio che il windsurf, la sua passione, sia il principale verso il quale Marco affronta la delicata questione con i ragazzi della Cooperativa Guardini di Rovereto, un compito che porta avanti grazie logicamente all’aiuto degli operatori sociali del centro che li accoglie e li segue nella città della Quercia. Ora che il Covid ha un po’ “allentato” la morsa, Marco è tornato ad occuparsi dei suoi due progetti, presentando quello relativo ai ragazzi disabili in Università a Verona. Un progetto che, come ha raccontato l’autore, desidera “contagiare” quante più persone possibili lungo quest’avventura che, grazie alla sua passione avrà certamente molti “adepti.” Lo sport, insomma, quale strumento ideale per coniugare passione, sociale, educazione, aiuto nella realtà della vita e dell’inclusione sociale anche di chi, non per propria volontà, è stato colpito da una realtà “diversa” che se aiutata nel giusto modo contribuisce a quell’inclusione sociale che valorizza ognuno di noi.