Malga Campo di Arco, lavori urgenti dopo i danni dal maltempo

Nicola Filippi06/04/20244min
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Lavori di massima urgenza a malga Campo, sui prati fra Arco e Drena, che lo scorso fine settimana ha subito ingenti danni al tetto a causa di una forte tromba d’aria. Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Roberto Zampiccoli la mattina di giovedì 4 aprile ha incontrato custodi forestali, dirigenti e funzionari comunali per capire in che direzione muoversi per rimettere a nuovo il tetto. “Faremo una variazione di bilancio per coprire le spese, perché a capitolo non c’era una cifra così alta – spiega – La variazione di bilancio richiesta si aggira sui 100mila euro”.

La tromba d’aria ha sì scoperchiato il tetto, ma permetterà all’assessore della giunta Betta di ammodernare l’edificio: “A malga Campo manca elettricità e gioco forza dobbiamo rifare il tetto dell’edificio principale, così abbiamo optato per una soluzione non isolata, più veloce da eseguire – spiega – con gli stessi lavori monteremo anche dei pannelli fotovoltaici per dotare l’edificio civile di una certa quota di corrente, circa 4 kilowatt”.
Questi lavori saranno eseguiti in tempi brevissimi, assicura il vicesindaco Zampiccoli, “vogliamo rimetterla a posto prima che inizi la stagione dell’alpeggio. E già che ci siamo, cercheremo di adeguarla anche dal punto di vista dell’abitabilità. La Malga era stata ristrutturata l’ultima volta verso la fine degli anni Settanta e quindi vogliamo renderla perfettamente abitabile con comodità attuali”.
L’impianto elettrico e l’impianto idraulico saranno messi a norma. Pensando di “preparala per un utilizzo di trasformazione del latte di alpeggio. Ora c’è già un locale adibito a caseificio, ma la dotazione tecnica è obsoleta, ha quasi 50 anni, non dico che sia da buttare, ma non è più utilizzabile, può diventare un oggetto storico, di folklore”.

Tante, piccole migliore a malga Campo: “Abbiamo anche affidato un incarico al geologo per capire se la sorgente che forniva acqua a Campo e che l’anno scorso è esaurita, si è asciugata completamente o si è spostata, oppure se riusciamo a trovare in zona una fonte idrica potabile – spiega ancora Zampiccoli – Altrimenti dovremo ricorrere all’acqua piovana potabilizzata. La vasca di contenimento raccoglie già l’acqua piovana sia dal tetto dell’edificio sia dallo stallone che ha una portata enorme, ma quella è acqua utilizzabile per fini sanitari, non potabile”.
Siamo agli sgoccioli per la pubblicazione del nuovo bando di gestione, dato che manca poco all’avvio della stagione dell’alpeggio.
E sugli indirizzi del bando il vicesindaco è lapidario: “Ci deve essere un utilizzo corretto dell’alpeggio, cerchiamo una buona azienda che ci dia il corretto utilizzo dei pascoli, sia a malga Campo sia a malga Vallestré”. “C’è una moria di alpeggi – spiega ancora Zampiccoli – purtroppo, alla luce del taglio dei contributi europei, molti bandi vanno deserti. E noi invece vogliamo farle vivere le nostre due malghe”.
Su malga Campo c’è infine un progetto di restyling importante, che prevede anche un piccolo punto ristoro, “non deve diventare ristorante come le malghe Zanga o San Giovanni – conclude Zampiccoli – Io penso ad una offerta di salumi e formaggi, a un caffè, un punto di ristoro semplice”. Ma non solo. “Potrebbe diventare anche un punto vendita di prodotti caseari, dal burro, formaggio, latte dalle mucche che vanno in alpeggio”.

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