Lido Palace di Riva: Signoretti, Schelfi e Hager diventano azionisti
Il 52% delle quote della «Garda Investimenti Hotel srl», la società privata che detiene il 35% della «Hotel Lido Palace spa» e che detiene un diritto di prelazione sull’acquisto delle quote in mano alla componente pubblica, la Lido di Riva del Garda srl (53,8% del Comune di Riva del Garda, 46,2 di Trentino Sviluppo srl), dallo scorso 28 agosto è nelle mani della società «Heliopolis Urban Regeneration» di Paolo Signoretti e dell’ex presidente della cooperazione trentina Diego Schelfi, sostenuti concretamente dalla «Museum srl» del commercialista altoatesino Heinz Peter Hager.
Un’operazione da 3 milioni e 400 mila euro, che ha visto la cordata trentino-altoatesina assorbire le quote di Flavio Zambanini dell’Hotel Campagnola (valore 400 mila euro), di Fiorindo Bonora, legale rappresentante della «Bonora Ortofrutta» (305 mila euro), della società «Di Mauro srl» di Anna Maria Lucia Katya, moglie del notaio Piero Avella (260 mila euro), della «Adiconsult società fiduciaria di revisione a responsabilità limitata» ( 275 mila euro), di Alessandro Calzà, legale rappresentante della «Stefa srl» (261 mila euro), Paolo Maino per conto della «Benaco Real Estate sas» (275 mila euro), Alberto Bortolotti amministratore unico della «Winter srl» (625 mila euro) e Luca Salvaneschi, legale rappresentante della società «Leon d’Oro sas di Salvaneschi Luca & C.» (250 mila euro).
La presidenza di Paolo Pederzolli, alla guida di «Garda Investimenti Hotel» e di «Lido Palace spa», è ora in discussione, come dichiarato dagli imprenditori già proprietari della vicina area ex Cattoi, e la partita sul futuro controllo del pacchetto di maggioranza dell’hotel 5 stelle lusso è oggi più che mai in discussione. Tra gli obiettivi della cordata trentino-altoatesina, permettere all’Hotel Lido di fare un ulteriore salto di qualità e un ulteriore avvicinamento alla città.