L’EX COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE IVANO BERTI NON POTEVA VANTARE PRETESE
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Giunge a conclusione, con la sentenza emessa in data 23 gennaio 2018 dal giudice del lavoro del Tribunale di Rovereto, dott. Michele Cuccaro, la vicenda che vedeva contrapposti la Comunità di Valle Alto Garda e Ledro e il dott. Ivano Berti, ex comandante del Corpo di polizia Locale Intercomunale.
Come si ricorderà l’ex comandante chiedeva il reintegro nel suo ruolo di comandante, dopo essere stato sollevato dallo stesso, almeno fino a nuova assegnazione a mezzo nuovo concorso, chiedendo inoltre il rimborso di un risarcimento in denaro per una cifra pari a 150.000 € per “illegittimo mancato rinnovo/prorogatio alla scadenza”.
In prima istanza il Tar aveva già rigettato a giugno 2016 un primo ricorso presentato dal dott. Berti, e ora che anche il Tribunale di Rovereto ha respinto il ricorso successivamente presentato a gennaio dell’anno scorso, la vicenda è giunta alla fine per la soddisfazione del presidente della Comunità di valle Mauro Malfer e dell’Amministrazione comunale di Riva del Garda, la quale viene “scagionata” in toto anche se al momento dei fatti non aveva ancora assunto la piena responsabilità della gestione del Corpo di Polizia locale Intercomunale Alto Garda e Ledro.
Le motivazioni della sentenza conclusa a favore della Comunità Alto Garda e Ledro dimostrano la bontà dell’operato dell’Ente perché, come si legge nella stessa, “…è pacifico che il contratto di lavoro sottoscritto dal Berti prevedeva la risoluzione di diritto alla relativa scadenza del 2015, senza appigli giuridici per il diritto di rinnovo”. Dunque la Comunità poteva “liberamente decidere in merito alle modalità per il proseguo della gestione” e nel caso provvedere con l’assegnazione temporanea dell’incarico all’allora Vicecomandante del Corpo della Polizia Intercomunale in attesa del nuovo concorso. Respinta logicamente anche la conseguente richiesta danni avanzata dall’ex comandante Ivano Berti.