Lavori di manutenzione alla passerella del lago di Toblino
Gli abituali frequentatori della passerella che si snoda a bordo lago di Toblino, sulla sponda nord/occidentale, stanno trovando sbarrato l’ultimo tratto della passeggiata, compreso fra l’area di sosta nei pressi del maniero la villa Toresella a sud, a causa dei lavori di manutenzione straordinaria che periodicamente l’Ufficio Parchi della PAT organizza per la sostituzione delle parti in legno (assito in larice, parapetti e altro), deteriorate dal tempo.
La chiusura è prevista per una quindicina di giorni dopo di che si potrà completare l’itinerario fra la località “Due Laghi” e il parcheggio e il parco-giochi di Sarche al “Cason Ros”, dove termina (o inizia, a seconda di come s’intende affrontare la passeggiata) il percorso. L’iniziativa è partita ancora nel 1998, allorché l’allora amministrazione comunale di Calavino (competente per territorio) intendeva valorizzare le potenzialità turistiche dell’area lacuale. Pertanto dopo vari incontri fra gli amministratori di Calavino con i funzionari dell’Ufficio Parchi e del Servizio Ripristino della PAT venne predisposto l’interessante percorso, superando i non facili problemi tecnici, dato lo spazio ristretto delle sponde, schiacciato fra la trafficatissima statale Gardesana e la superficie d’acqua.
Infatti buona parte del percorso è sostenuto come una palafitta, con grossi pali piantati sul fondale. La percorrenza di tale sentiero non è legato solamente per la bellezza del luogo, godibile in tutte le stagioni, ma per il fatto che la conca lacuale rappresenta un “unicum” faunistico e floristico, favorito dal particolare clima mediterraneo, che si apprezza soprattutto nelle stagioni fredde. Difatti nelle aree agricole circostanti, oltre alla presenza romana (varie testimonianze con il ritrovamento di numerosi reperti), da qualche secolo si coltiva l’uva nosiola, dalla cui spremitura durante la settimana santa si ottiene il famoso “Vino Santo”. Si trovano poi le colline ammantate da ulivi secolari e l’inconfondibile macchia del leccio, che popola le alture boschive circostanti. Durante le migrazioni degli uccelli in autunno (e al ritorno in primavera) stazionano nelle anse più nascoste sulla sponda orientale diverse specie animali. Sulla base di queste analisi, sempre in accordo con l’ex-amministrazione comunale di Calavino e gli uffici provinciali, venne realizzato lungo il tragitto un percorso didattico mediante l’allestimento di totem artistici in metallo, su cui sono state predisposte delle bacheche con informazioni di carattere scientifico, intese a descrivere le particolarità di quest’interessante habitat.
Mariano Bosetti