Lavori al cavalcavia di Dro, Flavio Biondo: “È inutile e pericoloso, andrebbe rimosso”

Redazione08/03/20243min
CVALCAVIA DRO PROTESTA BIONDO (1)



 

“Ecco a voi il ponte più inutile del mondo, soprattutto il più basso di tutta la Statale che collega Arco con Trento”. Inizia così il nuovo video polemico postato sui social da Flavio Biondo, titolare dell’omonima pizzeria, all’interno del centro commerciale di Dro. L’imprenditore altogardesano, in passato presidente dell’associazione di categoria, torna a puntare il dito contro quell’infrastruttura stradale in continua manutenzione. Biondo l’ha soprannominata la “Rogna del cavalcavia”.
“Dal 1979 ad oggi, essendo il passaggio più basso di tutta la Statale 45/bis – spiega il ristoratore – è stato colpito più volte da autotreni, qualcuno ha pure rischiato di lasciarci le penne, di conseguenza è stato temporaneamente chiuso il ponte e la statale sottostante per situazioni di pericolo”.
In questi giorni sono in corso nuovi lavori di manutenzione e gli addetti al cantiere hanno dovuto restringere la carreggiata della Gardesana a una corsia sola, con due semafori che gestiscono i flussi di vetture e mezzi pesanti. Quasi scontate le ripercussioni sulla viabilità generale della zona, nonostante le indicazioni di strade alternative.
A innervosire Biondo c’è un fatto. Davanti al parcheggio del suo locale sono state collocate transenne per impedire l’immissione e l’uscita delle auto. Si tratta di una soluzione temporanea, certamente, dettata dalla durata del cantiere, ma porta gli automobilisti a tirare dritto.
“Lo hanno già aggiustato più di dieci volte negli anni – spiega ancora Flavio Biondo nel suo video – la penultima volta sembrava anche che cadesse, gli hanno fatto anche un bel trattamento al carbonio, pensate, hanno speso un sacco di soldi. Ma soprattutto, guardate che bello (mostrando le transenne, ndr). Secondo voi, una persona che passa davanti a questa situazione si fermerà mai a bere un caffè? Ma sicuramente la Provincia contribuirà nel mancato incasso. Ne sono sicuro”, ironizza Biondo. Che conclude lanciando una stilettata: “Come tutte le storture italiane il cavalcavia è un organo di scambio politico, di consenso, di con alcune categorie. Poi se l’esigenza è mettere in crisi un centro commerciale, già di suo in difficoltà, «chissenfrega»”.

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