Lavoratori in nero per la vendemmia: maxi sanzione all’agricoltore di Arco

Redazione03/09/20243min
foto 2 controllo 29.08.2024 stazione cc Arco
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La Stazione Carabinieri di Arco ha effettuato controlli sui lavoratori nelle campagne per la vendemmia e la raccolta dei frutti. Si tratta di una iniziativa intrapresa dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Trento per contrastare i fenomeni del “caporalato”, ovvero la forma illegale di reclutamento e organizzazione della mano d’opera, specialmente agricola, attraverso intermediari che assumono, per conto dell’imprenditore e percependo una tangente, operai giornalieri al di fuori dei normali canali di collocamento e senza rispettare le tariffe contrattuali sui minimi salariali. L’operazione riguardava anche il lavoro nero e la sicurezza.
Nei giorni scorsi i Carabinieri di Arco hanno effettuato un controllo presso una campagna dell’Oltresarca dove era in corso la vendemmia, procedendo con l’identificazione della parte aziendale agricola e dei 14 lavoratori trovati sotto il vigneto intenti a raccogliere i grappoli d’uva.
L’imprenditore agricolo esibiva un contratto di subappalto con una società di servizi trentina che gli aveva fornito 9 lavoratori stranieri per la raccolta. I Militari, di concerto con il Servizio Lavoro della Provincia Autonoma di Trento, effettuavano quindi un accurato controllo delle loro posizioni, riscontrando irregolarità per 5 dei 9 giunti con il subappalto: 4 pachistani non risultavano regolarmente assunti (età tra 30 e 40 anni) ed 1, della stessa nazionalità, risultava assunto da un’altra azienda agricola trentina e la sua presenza in loco non era giustificata. Quest’ultimo, infatti, non si era recato presso quell’azienda e risultava irreperibile.
Il datore di lavoro è stato multato con un verbale di 12mila e 500 Euro e la sanzione accessoria della sospensione dei lavori fino a quando non avrà adempiuto compiutamente alle prescrizioni imposte dalla Legge, ovvero assunzione obbligatoria del lavoratore irregolare, contratto di lavoro, documentazione attestante la visita medica e la formazione. Solo cosi il provvedimento emesso potrà cessare la sua efficacia ed sul fondo agricolo sarà possibile proseguire la raccolta. Una regolarizzazione da fare al più presto, visto che l’uva è matura al punto giusto e non può essere raccolta troppo avanti nel tempo.
Sono in corso accertamenti sulla regolarità del contratto di subappalto di manodopera.
“Lo scopo di queste attività – dicono dal Comando dei Carabinieri –  è quello di elevare la tutela dei lavoratori dal punto di vista della sicurezza e della regolarità dei rapporti di lavoro”.

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