“La voce della 5ªB”, gli studenti di Dro diventano giornalisti
Una festicciola al campo sportivo dell’Oratorio, alla presenza dei genitori, della direttrice scolastica Sara Turrini e, ovviamente, della maestra Viviana Guarino, ha posto il suggello sul lungo percorso affrontato dai ragazzi della 5^B della scuola primaria di Dro, percorso sfociato nella confezione del simpatico giornale “La voce della 5ªB”, atto finale di un progetto didattico che ha avuto per oggetto il giornalismo. Un percorso lungo, dicevamo, ma anche difficile visto che oggi il giornale, qualsiasi giornale, è diventato davvero merce rara nelle case di tutti.
Però i ragazzi, opportunamente stimolati dalla maestra, hanno affrontato il tema con entusiasmo, dedizione e la curiosità di scoprire un mondo per loro misterioso e ignoto. Per rilanciare il loro interesse gli alunni si sono confrontati anche con un vecchio giornalista che ha avuto il suo bel daffare per rispondere in maniera esauriente all’incalzante ridda di domande di questi giornalisti in erba. Decisiva, comunque, è stata la visita al giornale l’Adige nella quale i ragazzini sono stati guidati dal giornalista Nicola Marchesoni e sono stati anche ricevuti dal direttore Alberto Faustini.
Nel loro giornale questo evento ha avuto ovviamente una posizione di riguardo, anche se molto interessanti sono state le notizie – gite, incontri e momenti di sport – che hanno fornito uno spaccato della loro vita scolastica.
“Tengo a precisare – ci ha detto la maestra Viviana – che io, pur pilotando il progetto, non ho messo becco nelle scelte e nei testi dei ragazzi. È tutta farina del loro sacco, insomma, anche se quello che mi rende particolarmente orgogliosa come insegnante è di aver raggiunto un obiettivo didattico per me fondamentale: quello di averli visti lavorare attivamente e insieme. Hanno condiviso tutto, insomma, visto che ognuno di loro si è messo a disposizione degli altri”.
Un concetto, questo, sottolineato anche dalla dirigente che ha colto nella 5ªB un spirito di collaborazione che ha portato i ragazzi ad essere orgogliosi del loro percorso.