La Valle di Cavedine dice addio a don Silvio Benedetti
Si è spento nella notte di domenica 21 novembre don Silvio Benedetti, 88 anni, di Cavedine. Si trovava ospite da qualche giorno presso la Casa del Clero di Trento, dopo una breve degenza al S.Chiara di Trento.
Un sacerdote molto apprezzato, oltre che per la sua profonda preparazione teologico-religiosa, soprattutto per la sua umanità e la vicinanza alla gente. La notizia della sua scomparsa si è diffusa nella giornata domenicale in tutta la valle di Cavedine con l’annuncio dato dal suono a distesa delle campane delle chiese dei sei paesi della Valle dove operava nonostante gli acciacchi dell’età, e stante la carenza di Sacerdoti, come collaboratore dopo la sua collocazione a riposo.
È stata una lunga ed intensa la sua attività pastorale finché le forze lo hanno sostenuto. Nato a fine agosto del 1933 a Meano di Trento, era figlio di Carlo Benedetti Carlo e Maria Bortolotti, originari di Cavedine ma trasferitisi per un breve periodo nel sobborgo cittadino sulla collina di Trento.
Egli iniziò a maturare la vocazione religiosa all’età di 12 anni, facendo ingresso in Seminario sul finire di quell’immane tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Dopo aver completato gli studi liceali e teologici venne ordinato Sacerdote in Cattedrale a Trento il 22 marzo 1958, celebrando il successivo 6 aprile la sua prima Messa a Cavedine, dove nel frattempo era ritornata la sua numerosa famiglia.
Da questo momento ebbe inizio la sua vita sacerdotale dapprima come vicario parrocchiale a Civezzano (1958 – 1962) e poi a Nomi (1962 – 1964). Dopo questi primi incarichi come curatore d’anime a contatto diretto con la gente, ritornò a Trento dove gli venne affidato il non facile compito di catechista nelle Scuole in un periodo allora in ebollizione, in contatto diretto col mondo giovanile in anni non certo facili, caratterizzati dalla contestazione studentesca del ’68. Ricoprì il ruolo per 14 anni, portando con sé un ottimo ricordo di quel periodo, rammentato talvolta dai suoi ex-studenti che hanno sempre apprezzato in don Silvio quell’equilibrio interiore di non giudicare mai a priori certi comportamenti, ma di saper ascoltare, pur su posizioni diverse, i suoi interlocutori puntando decisamente sul dialogo. La conoscenza col mondo giovanile lo portò a svolgere l’incarico di assistente diocesano dell’Azione cattolica (1964 – 1973) e quindi di direttore di Villa S. Nicolò (1975 – 1982). Successivamente il ritorno all’attività pastorale nelle valli trentine: parroco di Baselga di Pinè e Faida (1996 – 2009) con la contestuale nomina a decano di Pinè. Dal 2009 il ritorno in valle di Cavedine, come collaboratore pastorale del decanato di Calavino, svolgendo nel contempo incarichi diocesani, come delegato apostolico del Clero e poi assistente spirituale Apostolato della preghiera.
I funerali si celebreranno venerdì 26 novembre a Cavedine.