La Tomba di Baratieri ad Arco sarà restaurata dal Comune
La tomba monumentale al cimitero di Arco di Oreste Baratieri, comandante della spedizione nella colonia italiana in terra abissina, sarà sottoposta quanto prima a un’operazione di restauro integrale a cura del Comune di Arco. La superficie, corrosa dal muschio, e la scritta relativa alla vicenda di Adua del 1896 verranno ripristinate per rendere leggibile il testo a futura memoria. È quanto ha assicurato l’assessore Stefano Miori a conclusione dell’incontro voluto con l’associazione “Riccardo Pinter”, la quale ha sottoposto la problematica relativa alla conservazione del monumento tombale dello sfortunato comandante della spedizione italiana in Abissinia, conclusasi tragicamente il primo marzo 1896.
L’azione di Oreste Baratieri, nato a Condino nel 1841 e morto nel 1901 a Sterzing, si pone a conclusione del primo imperialismo italiano in terra d’Africa, dopo una bruciante carriera durante le guerre d’indipendenza. Approdato all’avventura africana sulla scia dell’entusiasmo dei primi coloni africani, nel 1891 gli viene affidato il comando delle truppe africane e nel 1892 il Governatorato eritreo. Dopo la serie di vittorie militari riceve l’incarico pressante di avanzare sulle infide montagne dell’Amba Alagi e Macallè, fino alla disastrosa giornata di Adua che spezza il sogno africano. Tornato in patria, ad Arco scrive le sue memorie “Pagine d’Africa (1875-1901”) tese a dimostrare la necessità di governare il Corno d’Africa “saggiamente” e senza uso di violenza.
Anche per questo lo studio del personaggio e della vicenda si presta a una serie di ammaestramenti e di analisi storiche di non poco conto, che l’associazione Pinter intende sviluppare anche mediante giornate di studio e specifici approfondimenti culturali, in vista del secolo e un quarto dalla vicenda. Il tutto sarà programmato in collaborazione con il Comune di Arco e altre eventuali associazioni interessate.