La scoperta della rivana Valentina Torboli: “Presenza del Sars-Cov-2 nelle particelle delle PM 10”
È tutta “Made in Riva del Garda” la sensazionale scoperta che il Coronavirus (il virus si chiama Sars-Cov-2, la malattia Coronavirus o Covid-19) viene trasportato dal particolato atmosferico. A farla presso il laboratorio di Trieste dove la giovane ricercatrice precaria, figlia del noto velista Gianni Torboli e della mamma Marta Trebo, lavora sotto la direzione del professor Alberto Pallavicini, tra l’altro nativo di Desenzano e residente a Peschiera del Garda. Lacuali, insomma. Partendo dagli studi preliminari di altre università italiane, Valentina Torboli è stata incaricata di verificare la presenza delle particelle nei filtri che l’Agenzia per la protezione dell’ambiente aveva portato ad esaminare a Trieste presso il laboratorio di genomica applicata e comparata dove lavora.
Diplomata al Maffei, laureata con 110 e lode e dottorato in ricerca di biologia genetica ambientale a Trieste, lì oggi vive e lavora anche se, afferma, “Mi manca il lago, la Ponale e la mia città”.
La ricercatrice, tuttavia, afferma che ciò non vuol dire che sia un’altra possibile via di contagio del virus, ma che quanto scoperto è una soglia d’attenzione che ti dice “Occhio, il livello di concentrazione della PM 10 nell’aria va tenuto il più basso possibile, perché l’assoluta certezza che la carica presente sia sufficiente a contrarre il virus non c’è”.
“La scienza non è esatta – specifica – è in continua ricerca di conferme, e oggi che siamo in presenza di un virus nuovo è chiaro che ci sono anche pareri discorsi in merito”. La notizia è già uscita su canali ufficiali come l’Agenzia Italia, sull’autorevole quotidiano inglese “The Guardian” e in attesa di “approvazione” dal Comitato dei Pari per la successiva pubblicazione sulla rivista scientifica Lancet. “Tutto frutto del mio lavoro, la scoperta l’ho fatta mettendoci le mie manine – dichiara evidentemente soddisfatta la rivana – mettendo da parte altre ricerche nelle quali ero impegnata. Chiaro che l’emergenza ha dato la priorità a tutti i ricercatori in questi giorni. Sono arrivata prima, tutto qui”. Una passione, quella di Valentina Torboli, prima che un lavoro, “Perché è solo la passione che ti porta a questi risultati” esclama, ereditata da suo padre Gianni (“…ho il suo stesso carattere”) per l’acqua in generale, dolce o salata che sia. Italiana, rivana, precaria. Ricordiamocelo in questo Paese, dove spesso i tagli bloccano le nostre meravigliose menti. Menti come quella di Valentina Torboli.