La RSA “Sacra Famiglia” di Arco è ora dei Guarnati di “Villa Regina”

Redazione10/10/20213min
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La Residenza Sanitaria Assistita “Sacra Famiglia” di via Nas, ad Arco, è stata acquista ufficialmente da “Villa Regina,” il colosso riabilitativo arcense attivo dal 1932 e gestito da quattro generazioni dalla famiglia Guarnati Cariello, importante punto di riferimento per la lungodegenza, la riabilitazione linfologica ed estensiva in Trentino. “Il nostro obiettivo è quello di dare continuità al prezioso lavoro di cura ed assistenza agli anziani svolto dalle Piccole Suore della Sacra Famiglia, valorizzandolo attraverso le economie di scala e le sinergie operative assicurate dalla professionalità e dal know how acquisiti in tanti anni di esperienza nel settore – ha dichiarato la famiglia Guarnati Cariello – la nostra casa di cura ha avuto molti riconoscimenti per la qualità dei servizi erogati. Nel tempo i tradizionali servizi di lungodegenza e riabilitazione estensiva sono stati arricchiti sia con la realizzazione di una moderna ed innovativa struttura, dotata di confort alberghiero, per l’ospitalità di anziani autosufficienti, sia con la realizzazione di nuovi percorsi riabilitativi offerti, in particolare, nella cura del linfedema”.
Un’operazione per la quale Mediocredito Trentino Alto Adige ha sottoscritto un minibond da 2 milioni di Euro, grazie al quale «Villa Regina» potrà acquisire il ramo operativo della «Sacra Famiglia».
Secondo Diego Pelizzari, direttore generale di Mediocredito Trentino Alto Adige, si è trattato di un importante investimento che farà crescere la struttura sia dal punto di vista dimensionale che nell’efficientamento dei servizi erogati a favore di tutta la comunità provinciale”.
La Rsa “Sacra Famiglia” venne fondata ottant’anni fa dalle Piccole Suore della Sacra Famiglia per offrire alle religiose malate di tubercolosi un luogo adeguato in cui trascorrere la loro convalescenza. Fu per questo che acquistarono per 200 mila lire Villa Montenegro, la struttura di via Nas in cui sono rimaste fino ad oggi. Inizialmente riservata alle suore della Congregazione, la residenza ha aperto piano piano le porte anche a Suore di altri ordini: per farlo ha ripetutamente effettuato interventi di ampliamento, prima una sopraelevazione e poi altre opere di ammodernamento necessarie per accogliere anche ospiti colpiti non solo dalla tbc. Oggi è una residenza sanitaria assistenziale che può offrire una sessantina di posti letto.
s.bass.

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