La falesia di Laghel, privata, “stoppa” i climber
Sulla falesia di Laghel, unica in tutto il mondo e logicamente anche in Italia perché lì si trova una via di difficoltà “9c” che i campioni Adam Ondra e Stefano Ghisolfi cercano di salire, arriva il “divieto” d’arrampicata. Il motivo è che sopra la falesia si sta lavorando e i proprietari del fondo dove si trova la parete, per ovvie ragioni di sicurezza, non vogliono responsabilità in caso di incidente. Un “divieto” motivato e capibile ma che a livello mondiale genera mugugni ai quali si accompagnano, da sempre, la presenza di rifiuti ed escrementi umani che non rendono di certo facile la convivenza con i proprietari di quanto ritrovano sul terreno. Insomma, due elementi per i quali si sta cercando di trovare una soluzione per mano del consigliere Roberto Zampiccoli. “La falesia per ora è interdetta ai climber – ha spiegato – su espressa richiesta della proprietà che ha chiesto di non accedere più ai loro terreni. I lavori edili che stanno interessando la parete potrebbero “compromettere” l’integrità degli atleti visto che andrebbero ad arrampicare sotto il cantiere. Per quanto concerne gli episodi d’inciviltà, parlando con i proprietari c’è la volontà di trovare un accordo per installare servizi igienici e, magari, avere come Comune in affitto la falesia.” Adam Ondra tenta da un paio d’anni di aprire una via “9-c” in Italia. Testimonial del Brand Garda, Ondra è il più forte scalatore al mondo e “Silence” è la via che lo ha decisamente consacrato in assoluto sul gradino più alto del podio. Forse Laghel potrebbe rivelarsi il secondo 9c in assoluto, un risultato che andrebbe a testimoniare sia il valore di Ondra sia quello delle falesie arcensi nel gotha dell’arrampicata libera.