La diatriba sul portico Formenti di Riva va alla Corte Europea

Claudio Chiarani04/02/20242min
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Sarà la Corte Europea per i diritti dell’uomo, a Strasburgo, ad occuparsi del “caso” Hotel Europa – Palazzo Pretorio, la diatriba tra l’imprenditore Ivo Gentilini, legale rappresentante dell’esercizio alberghiero in questione, e il Comune di Riva del Garda. Il contendere? Il portico di Palazzo Formenti, in piazza Catena, quello in pratica a ridosso del Municipio rivano che è, appunto e da anni, “oggetto” del contendere tra le parti. Le sentenze finora emesse non sono servite a chiarire di chi sia definitivamente la proprietà. Sotto i portici di Palazzo Formenti l’imprenditore rivano ha in essere “Hamburgeriva”, un esercizio commerciale che con sedie e tavolini per i clienti, ma secondo il Comune luogo con diritto di passo sì ma non d’occupazione “privata.” Insomma, da li chiunque ha diritto di passare quando vuole. In virtù di questo il Comune ne richiedeva a Gentilini lo sgombero. Corsi e ricorsi che ora, come detto, senza perderci sui centimetri (o metri) oggetto delle argomentazioni di parte approderanno a Strasburgo. Per Gentilini il diritto di passo è su parte di quello spazio, per il Comune, invece, è esteso a tutto il passaggio del portico in questione. Nemmeno il verdetto di terzo grado di giudizio insomma ha messo la parola “fine” al contenzioso, con l’imprenditore rivano che ha deciso di rivolgersi, appunto, alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. L’intenzione è censurare la “violazione sul giusto processo”, ossia la sentenza del Tribunale Amministrativo regionale che dà ragione al Comune con la motivazione che “l’amministrazione comunale era tenuta ad attivarsi per il recupero al pubblico utilizzo dell’area indebitamente occupata dalla parte ricorrente, ovvero la società Hotel Europa s.r.l. Il provvedimento impugnato – aggiungono i giudici trentini – reca una giustificazione del tutto sufficiente a fondamento del potere esercitato.

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