In Tribunale Betta, Mancabelli, Miori e Mora per la deroga al camping Maroadi di Arco
In relazione alla deroga urbanistica relativa al camping Maroadi di Arco, il sindaco Alessandro Betta è stato ascoltato alla presenza del suo difensore, l’avvocato Alessandro Olivi in Tribunale a Rovereto. Olivi ha depositato la memoria difensiva che ricostruisce l’iter della pratica edilizia nella quale il sindaco riconfermato di Arco sostiene il buon operato dell’allora amministrazione comunale, concludendo con la richiesta d’archiviazione completa di tutte le accuse mosse nei suoi confronti. Stessa richiesta è stata avanzata dai propri legali ciascuno per l’ex assessore (oggi consigliere con delega) Stefano Miori, l’ex funzionaria comunale Tiziana Mancabelli e il segretario generale Rolando Mora. La Polizia Giudiziaria, alla quale il procuratore capo Celentano aveva dato la delega di raccogliere tutti gli atti relativi all’inchiesta ha concluso il suo lavoro, e ora Celentano è chiamato ad esprimersi in merito. La vicenda è nota: un incidente sul lavoro al Camping Maroadi ha fatto scattare la verifica delle autorizzazioni, alle quali mancava la deroga e il cantiere relativo ai lavori di riqualificazione della palazzina servizi e del sottotetto, rialzato quest’ultimo per arrivare alla misura minima necessaria per ricavarne appartamenti turistici venne bloccato. Con le quattro memorie difensive, dunque, non appena il Procuratore capo avrà letto gli incartamenti potrà esprimersi in merito. L’accusa contesta reati d’abuso d’ufficio per il sindaco Betta, Miori e Mora in relazione ad un presunto vantaggio patrimoniale alla proprietà committente i lavori (in pratica chiudere gli stessi prima di avere l’autorizzazione a farlo e, di conseguenza, ottenerne i benefici economici prima del tempo), mentre alla ex funzionaria Mancabelli è contestato anche il presunto reato di “delitto tentato.”