Impianto d’irrigazione a Cavedine, il Consorzio attende il contributo PAT
Si è riunito in assemblea il Consorzio di Miglioramento Fondiario Trebi/Pozze (il versante che da Cavedine scende verso il lago omonimo) per fare il punto dello stato di lavori e costi relativi all’impianto di irrigazione 1° e 2° lotto. L’intervento, che interessa 66 ettari coltivati per lo più a vigneto ed oliveto, ha visto ad oggi il posizionamento delle tubazioni principali e secondarie. Manca la stazione di sollevamento con i relativi impianti per un costo di poco superiore al milione di euro, un’opera che fino a questo momento non ha ottenuto alcun contributo pubblico. Si sperava nel finanziamento con il PNRR, ma i fondi sono stati dirottati su altri interventi riguardanti per lo più il centro-sud d’Italia. Non rimaneva che rivolgersi alla Provincia Autonoma, che però finora ha dato assicurazioni solo verbali. Di un possibile provvedimento formale si conoscerà l’esito fra fine dicembre ed inizio gennaio dopo l’approvazione del Bilancio provinciale.
Ed è stato questo il dilemma posto dal comitato dei delegati del Consorzio: attendere il possibile (ma non sicuro) finanziamento provinciale e quindi avviare i lavori all’inizio del 2023 con la loro conclusione prevista verso luglio, oppure dare il via immediato ai lavori rinunciando al possibile contributo PAT. L’assemblea si è espressa a grandissima maggioranza per attendere il responso della Provincia in quanto un eventuale contributo al 50% a sostegno della spesa per realizzare la stazione di sollevamento ridurrebbe per i soci il costo dell’impianto dagli attuali 3,30 Euro al metro quadro ai 2,40.