IL “TORBOLANO” ROBERT SCHEIDT E HENRY BOENING (BRA) VINCONO L’EUROPEO CLASSE STAR
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A Riva del Garda l’ultima regata del Campionato Europeo classe Star abbinata al Breeze Grand Slam è stata elettrica ed è giunta a conclusione di una giornata di finali al cardiopalma. I brasiliani hanno conquistato la vittoria negli ultimi metri dell’ultimo lato di poppa dell’ultima regata. “Alla fine ero così stanco che Henry ha dovuto dirmi che avevamo vinto, io non lo avevo realizzato. I battiti del mio cuore erano così alti che vedevo nero,” ha spiegato un esausto ma euforico Scheidt alla fine della giornata. C’è poco che non sia stato detto riguardo alla maestria di Scheidt nelle andature portanti ma quando oggi nelle fasi finali è stato il momento di esibirla, il velista sembrava venire da un altro pianeta mentre trasformava un distacco di 30 metri in una vittoria, solo grazie al suo talento e alla sua determinazione. La domenica è iniziata presto e per alcuni equipaggi è stata una lunga giornata. Una singola regata di qualificazione si è svolta alle 8.30 del mattino, seguita dalle due regate a eliminazione che hanno anticipato l’attesissima finale. Quattro gli equipaggi rimasti in gara: Scheidt e Boening; Mateusz Kusznierewicz (POL) e Frederico Melo (POR); Paul Cayard (USA) e Arthur Lopes (BRA); Xavier Rohart (FRA) e Pierre Alexis Ponsot (FRA). Rohart e Ponsot, in particolare, erano stati estremamente performanti nelle fasi conclusive della manifestazione, vincendo la regata finale del penultimo giorno e poi la prima regata svoltasi questa mattina, prima di conquistare un’altra vittoria e un secondo posto nelle serie a eliminazione. Kusznierewicz e Melo avevano concluso la serie delle qualificazioni al primo posto, guadagnando l’accesso diretto alla regata finale riservata a quattro barche. Si chiederanno se questa sia stata una benedizione o una maledizione perché hanno fatto fatica a caricarsi e non sono riusciti a lottare per la vittoria. Dal canto suo Paul Cayard, che celebrava oggi il suo compleanno sul piovoso lago di Garda, appariva sicuro di sé e la sua impareggiabile abilità tattica emergeva a mano a mano che le dimensioni della flotta andavano riducendosi. “Per vincere devi fare una partenza perfetta, essere veloce e poi a un certo punto sarà una questione di pochi metri”, ha predetto prima della partenza. Il velista americano, molto amato qui in Italia per essere stato lo skipper del Moro di Venezia nella vittoriosa Louis Vuitton Cup del 1992, non ha praticamente sbagliato una mossa e nella regata finale è stato al comando per tutto il primo lato. All’ultima boa di bolina sembrava che i francesi avessero fatto abbastanza per conquistare la vittoria. Invece è seguita un’avvincente corsa verso la fine, con Scheidt che recuperava metri e metri sull’equipaggio francese riuscendo a superarli proprio sulla linea di arrivo.